Influenza durante le feste: superaffollato il pronto soccorso di Legnano
Con la riapertura degli ambulatori di Medicina Generale, si verificherà una netta diminuzione di tutti gli accessi così detti impropri
Resta superaffollato il pronto soccorso di Legnano che durante tutte le festività natalizie è stato preso d’assalto soprattutto da cittadini in cerca di cure per l’influenza. Alle 17.30 di oggi, giovedì 9 gennaio, l’app Salutile di Regione Lombardia segnalava nella struttura di via Papa Giovanni II la presenza di oltre 57 pazienti in cura. Ma, secondo i medici del nosocomio, dovrebbe a breve diminuire questa tendenza che in questo periodo ha fatto registrare oltre 100 accessi quotidiani con alcune giornate in cui è stata sfiorata quota 200. La fine del picco influenzale sembra sia ormai alle porte a ricordarlo è l’infettivologo di Legnano Stefano Rusconi. Non a caso questo fenomeno si registra sotto Natale e nella prima settimana del nuovo anno. Di certo, con la riapertura degli ambulatori di Medicina Generale, si verificherà una netta diminuzione di tutti gli accessi così detti impropri, ossia, di cittadini magari affetti da patologie respiratorie in cerca di un consulto medico. Purtroppo però resta la problematica relativa ai ricoveri in particolare di pazienti fragili: un problema di cui se ne parla ormai da anni che dovrebbe vedere una soluzione con l’apertura dell’Ospedale di Comunità ancora da attivare nel vecchio Ospedale in via Cadiani.
INFLUENZA
Secondo l’ultimo aggiornamento della “Sorveglianza integrata dei virus respiratori” in questi giorni è stata registrata una lieve diminuzione del numero di casi di sindrome simil-influenzale (ILI). In generale la situazione appare più contenuta rispetto al 2023: il livello d’incidenza è pari a 9,9 casi per mille assistiti (10,5 nella settimana precedente). Nella stessa settimana della scorsa stagione l’incidenza raggiungeva il picco stagionale con 18,4 casi per mille assistiti. Nella settimana 52-2024, i medici sentinella della regione Lombardia hanno inviato 18 tamponi naso-faringei, di questi il 22% è risultato positivo per virus influenzale – rilevati virus A(H1N1)pdm09 e A(H3N2) -, l’11% per SARS-CoV-2 e il 5,5% per RSV.
I casi di influenza hanno invece mandato in “tilt” i pronto soccorso della Sette Laghi. Il 7 gennaio scorso quasi 190 accessi hanno messo in crisi il sistema. Le equipe di “risposta rapida domiciliare” ha monitorato 30 pazienti in 20 giorni.
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