Quantcast

Emergenza “Influenza H5N1”, in Ospedale a Legnano una maxi esercitazione

L’evento, coordinato dalla Direzione Sanitaria, ha coinvolto un team di 70 persone fra medici, infermieri e operatori sanitari, figuranti, valutatori e osservatori

Esercitazione all’Ospedale di Legnano

All’inizio di un periodo influenzale, si verifica un aumento improvviso dei casi di un nuovo ceppo influenzale altamente contagioso, virulento e diffusivo, denominato “Influenza H5N1”. Al pronto soccorso di Legnano arrivano 13 pazienti con sintomatologia varia da lieve a grave compatibile con influenza aviaria/COVID-19. Questo è stato lo scenario dell’esercitazione pratica effettuata questa mattina, venerdì 22 novembre, al nosocomio di via Papa Giovanni II.  L’evento, coordinato dalla Direzione Sanitaria, ha coinvolto un team di 70 persone fra medici, infermieri e operatori sanitari, figuranti, valutatori e osservatori. «Questa esercitazione è molto importante perché fornisce un’opportunità preziosa – spiega il direttore generale dell’ASST Ovest Milanese, Francesco Laurelli – per testare, valutare e potenziare la risposta delle nostre strutture di fronte a un’emergenza pandemica, garantendo un alto livello di preparazione e protezione per tutti gli interessati: cittadini, pazienti e operatori sanitari».

Galleria fotografica

Esercitazione all’Ospedale di Legnano 4 di 8

In particolare è stato messo in scena un evento epidemico in attuazione del piano pandemico aziendale, sulla base delle indicazioni e prescrizioni regionali e nazionali. «Abbiamo deciso di testare sul campo – sottolinea il direttore Amministrativo, Maria Luigia Barone – quello che di solito si studia a livello teorico. Le persone coinvolte a livello pratico nell’esercitazione sono rappresentate da tutti gli operatori di unità operativa, clinica e diagnostica. Sono stati seguiti da un team di “valutatori” che avranno il delicato compito di studiare nel dettaglio lo svolgimento della simulazione al fine di evidenziare e correggere eventuali elementi critici». I 13 pazienti che hanno “recitato” durante l’esercitazione erano figuranti, operatori sanitari non in servizio in modo da rendere il più possibile verosimile la simulazione. «Durante questa simulazione – aggiunge il direttore Sanitario, Valentino Lembo – tutti i servizi dell’ospedale sono stati garantiti o, addirittura, rafforzati affinché l’attività ordinaria mantenesse un elevato livello di qualità nella cura, nella gestione dei pazienti reali in ospedale e nella presa in carico dei cittadini provenienti dell’esterno. Abbiamo strutturato i percorsi dell’esercitazione in modo del tutto indipendente rispetto alla normale gestione dei pazienti». Nell’unico luogo di contatto fra figuranti e cittadini, ossia la sala d’attesa del pronto soccorso (coinvolta per pochi minuti) un team di psicologi ha rassicurato i presenti informandoli dell’esercitazione in corso. «Uno degli elementi rilevanti di questa esercitazione – conclude il direttore Socio Sanitario, Giovanni Guizzetti – riguarda il coinvolgimento dell’area territoriale, attraverso l’assistenza e il monitoraggio dei pazienti dimessi dai reparti dell’ospedale e dei cittadini che manifestano sintomatologie compatibili con l’epidemia ma non necessitano di un ricovero immediato. La correlazione sinergica ospedale-territorio ha trovato una sua applicazione effettiva anche in questo frangente».

Esercitazione all’Ospedale di Legnano

I 13 casi simulati

Tre hanno coinvolto l’area materno-infantile (il pronto soccorso ginecologico e pediatrico): 1 donna alla 30° settimana di gestazione (trasferita in altra struttura), 1 donna gravida alla 34° settimana (ricoverata presso Ginecologia) e la figlioletta di 5 anni (ricoverato in pediatria con papà, asintomatico). Altri tre casi (stabili clinicamente) sono risultati COVID+ e sono stati agganciati al Territorio per la prosecuzione delle cure. Per un caso lievemente sintomatico sul territorio è stato disposta dopo 4/5 gg dalla dimissione dal PS il testing H5N1 (gestione UCA + PS accettazione del campione UCA e sua processazione in laboratorio). I pazienti positivi adulti sono stati trasferiti nelle aree intensive (2 casi in Rianimazione), sub-intensive, in medicina A, in Malattie Infettive e destinati a ricevere un trattamento coerente con l’utilizzo di precauzioni da trasmissione droplet. Successivamente un paziente ricoverato in Malattie Infettive è stato trasferito in Rianimazione per aggravamento della sua condizione clinica.

di
Pubblicato il 22 Novembre 2024
Leggi i commenti

Galleria fotografica

Esercitazione all’Ospedale di Legnano 4 di 8

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore