Il vaccino in età pediatrica, incontro in Famiglia Legnanese con la dottoressa Pogliani
La dr.ssa Pogliani, direttore della Pediatria dell'Ospedale di Legnano, è intervenuta durante la seconda serata del ciclo d'incontri pensato dall'Asst Ovest Milanese con la collaborazione della Famiglia Legnanese. Il prossimo appuntamento è venerdì 29 novembre
Non ci si pensa, oppure ci si affida a false credenze e si da per scontato che malattie come il vaiolo o la pertosse siano quasi sparite così, per natura. Quando in realtà la vera arma di protezione sono i vaccini. A spiegarlo Laura Pogliani direttore della Pediatria dell’Ospedale di Legnano durante la seconda serata del ciclo d’incontri pensato dall’Asst Ovest Milanese con la collaborazione della Famiglia Legnanese, guidata da Gianfranco Bononi, e della Fondazione dei quattro Ospedali presieduta da Norberto Albertalli. «Le vaccinazioni rappresentano uno strumento di estrema importanza per la salute dell’intera popolazione – ha affermato Pogliani davanti ai numerosi legnanesi presenti nella Sala Caironi -, rappresentano infatti il più efficace intervento in campo medico mai realizzato dall’uomo in termini di riduzione della mortalità».
L’incontro è stato introdotto dal dottor Piermarco Locati vice presidente della Famiglia Legnanese e da Valentino Lembo, direttore sanitario dell’Asst Ovest Milanese. Entrambi hanno evidenziato l’efficacia della vaccinazione nell’ambito della prevenzione. In questo contesto è stata sottolineato l’importanza di serate come questa «pensate per fornire informazioni corrette ai cittadini, oltre che avvicinare il mondo ospedaliero alla comunità». Il prossimo incontro si terrà venerdì 29 novembre sempre alle 20.30 in Famiglia Legnanese. «Un incontro per parlare di salute, prevenzione e anche di trapianti – afferma Lembo -. Il dono sarà trattato sia come predisposizione mentale, sia la consapevolezza che il dono può aiutare chi ne ha necessità».
Il vaccino in età pediatrica
Per evidenziare l’efficacia del vaccino in età pediatrica, la dottoressa Pogliani, ha portato un esempio su tutti, ossia, quello di Bebe Vio che nel 2008 rimase colpita da una meningite fulminante. Lei era sana e una malattia che si poteva prevenire con la vaccinazione ha costretto i medici ad amputare tutti e quattro gli arti: aveva 11 anni. «Una volta somministrati, i vaccini simulano il primo contatto con l’agente infettivo evocando una risposta immunologica simile a quella causata dall’infezione naturale, senza però causare la malattia e soprattutto le sue temibili complicanze. In Italia le vaccinazioni vengono eseguite seguendo il Calendario Vaccinale, predisposto dal Ministero della Salute, che indica la successione cronologica della loro somministrazione. I genitori che decidono consapevolmente di vaccinare i propri figli investono sulla loro salute garantendogli la migliore protezione possibile nei con fronti di specifiche pericolose malattie infettive. Queste raccomandazioni sono condivise da tutte le linee guida sulle vaccinazioni e da tutte le società scientifiche nazionali ed internazionali».
La riduzione delle malattie, non solo ha un valore economico, ma anche (e soprattutto) un valore sociale. Il vaccino non solo proteggere a livello individuale, ma anche collettivo in quanto si può arrivare a tutelare la salute di coloro che sono più sensibili. Pogliani ha parlato anche del rivoluzionario vaccino contro l’HPV dove c’è ancora una forma di resistenza: il vaccino è gratuito è rivolto ai 12enni perchè va fatto prima che si affaccino alla vita sessuale. Esso risulta molto efficace nel prevenire le lesioni precancerose che si possono manifestare nelle donne dopo i 40 anni. «Tuttavia non essendo più visibili le patologie, del tutto debellate o drasticamente ridotte proprio grazie ai vaccini, è sensibilmente diminuita la percezione della loro importanza – afferma Pogliani -. Inoltre dal web provengono sempre più spesso notizie false e prive di fondamento scientifico che minacciano la copertura vaccinale e quindi la sicurezza dell’intera popolazione. È essenziale dunque poter fornire a tutti una informazione corretta, esaustiva, fondata su dati reali per garantire l’applicazione di un intervento di sanità pubblica sicuro, efficace, economicamente vantaggioso e di successo».
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