Nel tempo della malattia, in ambiente ospedaliero il paziente ha diritto di essere accompagnato dalle persone per lui più significative in un contesto accogliente e moderno. Per questo sono stati accettati i due quadri donati dal maestro legnanese Mario Perron: “ A new life” (2 metri x 2) è stato posizionato nella “Crociera” del secondo piano Area B, corridoio di comunicazione tra l’Unità Operativa di Ginecologia/Ostetricia, la Sala Parto e la Neonatologia, giusto arricchimento nell’operazione Il germoglio di Bianca. Mentre “Responsability” (2 metri x 2) si trova nel “Pozzo luce” del piano zero Area A, dove sono ubicati gli uffici Direzionali/Amministrativi e gli elevatori utilizzati dall’utenza per accedere alle Unità Operative di Dialisi e Fisiokinesiterapia.

Il taglio del nastro si è tenuto nella mattina di venerdì 27 settembre, alla presenza non solo dell’artista Perron, ma anche del direttore generale dell’Asst Ovest Milanese Francesco Laurelli che con il direttore sanitario Valentino Lembo​ e il direttore medico Legnano e Magenta Eugenio Vignati ha fatto gli onori di casa. Con loro Norberto Albertalli il presidente della Fondazione dei Quattro Ospedali Legnano, Magenta, Abbiategrasso e Cuggiono che ha promosso l’iniziativa. In particolare l’opera a “A new life”, come ha rincordato anche il Guido Stevenazzi, direttore S.C. Ostetricia e Ginecologia degli ospedali di Legnano e Cuggiono​,  si inserisce nel confort riservato alle pazienti in travaglio e post partum, per mimare un ambiente famigliare e ridurre le ansie e melanconie tipiche del post partum (post partum blues). Il reparto prossimamente sarà arricchito anche dall’importante lavoro artistico che i giovani studenti del Liceo Artistico di Legnano stanno portando avanti con entusiasmo. L’intento è quello di rendere più allegro e famigliare il percorso nascite.

«La presenza dei familiari accanto all’assistito non è una sorta di “concessione” ma rappresenta una scelta utile e motivata, una risposta efficace ai bisogni del malato e della sua famiglia in un luogo “ospitale”, cordiale e confortevole –  precisa il dg Laurelli -. Negli ultimi anni è aumentata l’attenzione di tutta l’ASST Ovest milanese sul tema della umanizzazione delle cure, del bello “ambientale” perché si è capito che laddove si instaura un adeguato “triangolo relazionale” tra curanti, pazienti e familiari, si abbassano le complicanze da stress perché il paziente è una Persona. Ecco perché decorare un corridoio o un atrio di un Ospedale non è solo “ornamento”. Per gli Operatori dell’ASST Ovest Milanese anche i quadri e le immagini hanno il significato di portare un messaggio di accoglienza, di supporto a Medici, Infermieri, Operatori tutti che devono seguire il paziente e accompagnarlo per una diagnosi o una terapia; vuole anche dire regalare un po’ di sollievo ai pazienti che devono affrontare un percorso dove occorre coraggio e dignità».