Culle piene in ospedale a Legnano, in 7 mesi 600 nuovi nati
La maternità di Legnano continua a rinnovarsi: dopo le donazioni della fondazione Ballabio, arriva la creatività degli studenti del liceo artistico di Legnano che coloreranno il percorso maternità
La personalizzazione e l’umanizzazione della cura materna a Legnano sta dando i suoi frutti. Non a caso, in sette mesi l’Ospedale di via Papa Giovanni II ha già registrato 600 nuovi nati. Un dato significativo per il dottor Guido Stevenazzi alla guida del dipartimento Ostetricia e ginecologia dell’Asst Ovest Milanese: «Nel reparto le culle continuano ad essere piene, a oggi siamo a +9% rispetto all’anno scorso. Se va avanti così supereremo i 935 nati del 2023… Speriamo. E questo è entusiasmante, positivo: vuol dire che il percorso intrapreso è quello giusto».
In questi anni la Maternità legnanese si è modernizzata dando importanza all’aspetto tecnologico e alla sfera emotiva. Due cardini fondamentali per Stevenazzi: «Sul profilo medico siamo all’avanguardia. Per questo aspetto dobbiamo dire grazie anche alle donazioni, come quelle fatte dalla Fondazione Ballabio, che con la Fondazione 4 Ospedali e i Lions di Legnano (Host, Carroccio e Castello Le Robbinie) ci ha prima permesso di installare quattro docce con musicoterapia e cromoterapia ed ora ci ha dato due letti da parto e un ecografo di ultima generazione. Nel contempo stiamo attenti al lato umano e questo ci tengo molto a sottolinearlo: c’è accoglienza. Ciò è merito di tutto il personale di ostetricia».
Soddisfatto Stevenazzi ha annunciato l’avvio di un importante progetto con il Liceo Artistico di Legnano: «Non voglio svelare troppi dettagli. Per ora posso dire che stiamo lavorando per rinnovare gli ambienti del reparto e il percorso Maternità. A settembre racconteremo tutti i dettagli. Di certo gli spazi del reparto diventeranno ancora più belli con il supporto degli studenti che hanno presentato 15 progetti. Questo intervento lo facciamo per rendere il percorso maternità un luogo caldo, accogliente e non asettico. Uno spazio paragonabile a quello di casa».
Stevenazzi ha poi ricordato che l’attenzione al contrasto del dolore contempla anche il servizio di parto-analgesia disponibile 24 ore su 24. Mentre la sicurezza delle neo-mamme viene garantita dalla «professionalità dell’équipe di ostetricia, dal servizio di radiologia interventistica sempre disponibile e dalla possibilità di poter sempre richiedere l’intervento di specialisti per una cura attenta sia della madre che del nascituro». Accanto alle nascite c’è poi un altro importante aspetto promosso da Stevenazzi e dalla sua affiatata squadra, ossia quello del “potere” rigenerativo che si ottiene dalla donazione di sangue cordonale fetale. «La rete internazionale di cui facciamo parte ci ha permesso nel 2023 di inviare quattro sacche di sangue negli Stati Uniti e altre in Germania per la cura di bambini leucemici».
Il sangue cordonale raccolto in Ostetricia a Legnano ha curato bambini in USA e Germania
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