Il ricordo di Bianca Ballabio affiora ogni volta che nasce una nuova vita a Legnano. La “magia” è resa possibile dalle donazioni di nuove tecnologie che in questi anni hanno arricchito il reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Asst Ovest Milanese guidato dal dottor Guido Stevenazzi. Realtà che oggi, martedì 30 luglio, è diventata ancor più confortevole e sicura con due nuovi letti (da circa 20mila euro l’uno) studiati per alleviare il dolore alle donne che partoriranno nelle sale parto e un ecografo di prima fascia corredato da software di livello avanzato (da circa 40mila euro): strumenti, quelli presentati con soddisfazione da Stevenazzi, che vanno ad aggiungersi alle quattro docce, sempre donate dalla Fondazione Bianca Ballabio nell’ambito del progetto “Il Germoglio di Bianca”, che permettono alle gestanti un travaglio in analgesia naturale con musicoterapia e cromoterapia.

Accanto a Michela e Massimo, genitori di Bianca e referenti della Fondazione Ballabio, anche Norberto Albertalli presidente della Fondazione 4 Ospedali ed i Lions club di Legnano: Carroccio, Host e Castello Le Robinie. Tutti loro, alla presenza del direttore generale dell’Asst Ovest Milanese Francesco Laurelli, hanno espresso l’intenzione di completare questo progetto con l’acquisto di altri letti per la sala parto. Un percorso fatto di solidarietà e memoria così apprezzato dal personale sanitario da far nascere l’idea di intitolare la sala parto a Bianca Ballabio. «Siamo certi che il suo ricordo, quello di giovane ragazza talentuosa impegnata negli studi in medicina, resterà indelebile all’Ospedale di Legnano – ha precisato Stevenazzi -. Attraverso queste donazioni la Maternità di Legnano sta diventando una realtà eccezionale. E non è finita qua, a settembre ci saranno altre novità con il liceo artistico di Legnano: i ragazzi hanno presentato in questi giorni i loro progetti per decorare il percorso maternità e abbellire i muri del reparto».

In questo contesto il dg Laurelli ha espresso la sua soddisfazione nel veder crescere la collaborazione con le realtà del territorio. «Queste manifestazioni di solidarietà fatte da più realtà del territorio ci permettono di rinnovarci. È in questo spazio di collaborazione tra territorio e ospedale che si trova la vera anima di quest’azienda sanitaria». Entusiasta anche il direttore sanitario Valentino Lembo, che ha spiegato l’intenzione di rinnovare il percorso Nascita per «far vedere alle future mamme il contesto dove andranno a partorire. È importante far sì che i genitori si sentano rassicurati da un ambiente umanizzato dove ci sono strutture all’avanguardia. A questo si aggiungerà la presa in carico della gestante che sarà seguita anche dopo la nascita».

Parti meno dolorosi all’Ospedale di Legnano: inaugurate le nuove docce in ricordo di Bianca Ballabio