«Turni massacranti, si lavora senza tregua perché manca personale. Non si può andare avanti così». Lo sfogo arriva da un infermiere dell’Asst Ovest Milanese a pochi giorni dalla chiusura del bando emesso dall’Asst Ovest Milanese per arruolare 30 infermieri (scadenza 4 agosto). Purtroppo, però la sua storia non è isolata, ma condivisa con tanti lavoratori dell’Ospedale di Legnano che da diversi anni ormai si trovano in difficoltà. Il problema è stata la poca lungimiranza, a livello anche nazionale (al di là del partito politico) nella gestione del servizio sanitario pubblico: tagli finanziari, mancanza di ricambio generazionale a fronte dei pensionamenti. Ed anche l’assenza di un rinnovo contrattuale per tutti gli operatori sanitari. Problematiche che ora stanno emergendo in tutta la loro gravità.

Il lavoratore che ci ha contatto in questi giorni di fine luglio ci ha raccontato l’affanno che gli infermieri stanno vivendo in diversi reparti dell’Ospedale. Le criticità non sono solo, al Pronto soccorso, dove il disagio è lampante, ma sono diffuse. Diviene poi una questione complessa anche in ambienti come le Malattie Mentali dove i pazienti sono particolarmente sensibili e non solo lì. «Lo stress emotivo che stiamo vivendo è reale – spiega il dipendente -. I ritmi sono estenuanti, non c’è tregua e mentalmente sta diventando difficile per tutti andare avanti così. Il personale va ringiovanito e rinfoltito. Chiediamo attenzione ed un’azione decisa che ci dia respiro».