All’Ospedale di Legnano Fibroscan, per analizzare il fegato senza biopsia
L'esame Fibroscan è prenotabile su richiesta del Medico specialista o del Medico di Medicina Generale, al CUP della ASST Ovest Milanese
«Il Fibroscan rappresenta un’evoluzione importante nella diagnosi e nel follow-up delle malattie epatiche, offrendo ai pazienti un metodo non invasivo, preciso e affidabile per valutare la salute del proprio fegato». Ne è certo il prof Mazzone direttore del Dipartimento di Area Medica dell’Asst Ovest Milanese che con le dottoresse Francesca Capelli e Carlotta Ferrari hanno “inaugurato” oggi, mercoledì 24 luglio, il nuovo importante strumento. Per i medici è un «significativo passo in avanti» nella diagnosi e nel monitoraggio delle malattie epatiche in quanto l’apparecchio acquistato permette di valutare la fibrosi e steatosi epatica (cosidetto “fegato grasso”) in modo non invasivo e con elevata accuratezza.
L’esame Fibroscan è prenotabile su richiesta del Medico specialista o del Medico di Medicina Generale, al CUP della ASST Ovest Milanese.
Uno strumento rivoluzionario
Fino ad oggi, la biopsia epatica rappresentava il gold standard per la diagnosi della fibrosi epatica, una condizione patologica caratterizzata da un accumulo di tessuto cicatriziale nel fegato che può portare a cirrosi e insufficienza epatica. Tuttavia, la biopsia epatica è una procedura invasiva che non può essere eseguita frequentemente su tutti i pazienti. Il Fibroscan rivoluziona questo scenario offrendo un’alternativa non invasiva e altrettanto precisa. L’apparecchiatura utilizza ultrasuoni per generare un’onda elastica che attraversa il fegato. La propagazione di quest’onda è un indicatore diretto della rigidità del fegato, che a sua volta è correlata alla gravità della malattia epatica. «Un ulteriore vantaggio del Fibroscan è la sua capacità di valutare la steatosi epatica, oggi la causa più frequente della Cirrosi Epatica – spiega Capelli responsabile della UOSD di Epatologia del Dipartimento di Area Medica -. Il sistema CAP (Controlled Attenuation Parameter) integrato nel Fibroscan permette di quantificare la steatosi con elevata accuratezza, consentendo di iniziare le terapie corrette per evitare l’evoluzione in Cirrosi Epatica».
Entusiasta il prof Mazzone ha sottolineato l’importante traguardo per la ASST Ovest Milanese: «Questo strumento permette di offrire ai nostri pazienti una diagnosi più precisa e non invasiva delle malattie epatiche, favorendo un monitoraggio più efficace della progressione o della regressione della malattia in risposta al trattamento».
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