Concorso per infermieri, l’Asst Ovest Milanese cerca 30 professionisti entro il 4 agosto
In pratica saranno 15 da assegnare ad attività di Infermiere di Famiglia e Comunità e 15 alle degenze ospedaliere aziendali. Sindacati NURSIND preoccupati per il futuro della sanità pubblica
Scadrà domenica 4 agosto il bando emesso dall’Asst Ovest Milanese per arruolare 30 infermieri: 15 da assegnare ad attività di Infermiere di Famiglia e Comunità e 15 alle degenze ospedaliere aziendali. Un numero esiguo rispetto alle reali necessità, ma utile per cercare di “tamponare” la carenza di personale dettata da pensionamenti e trasferimenti. L’unico timore è quello di vedere una scarsa partecipazione al concorso perchè, come spiegano i sindacati NURSIND orami «c’è sfiducia nel sistema. Sono sempre di più i professionisti che preferiscono mettersi sul mercato per offrirsi al miglior offerente. È come se stessimo assistendo ad un lento declino della sanità pubblica. Non c’è via di ritorno e tutto questo è causato da scelte sbagliate politiche fatte anni fa e mai corrette».
Clicca qui per consultare il bando pubblicato sul sito Asst Ovest Milanese.
Sanità pubblica in pericolo per i sindacati
L’ultimo bando per infermieri era stato pubblicato all’inizio del 2024 ed erano stati reclutati circa 80 infermieri con concorso a tempo indeterminato. In questi mesi ne sono stati arruolati una ventina con concorsi a tempo determinato che scadranno a fine anno e, come precisano i sindacati «dovrebbero essere sanati con questo concorso. Quindi un totale di circa 100 infermieri. Ma se siamo ancora carenti vuol dire che ne abbiamo persi più di 100 nell’ultimo anno. La cosa dovrebbe far riflettere. Senza infermieri non potranno partire i progetti di medicina territoriale e non potranno essere garantiti tutti i reparti dei 4 presidi ospedalieri. Il nuovo bando, se tutto andrà bene, agevolerà l’avvio rallentato dell’Ospedale di Comunità e allo stesso tempo darà «respiro al personale infermieristico ospedaliero che a settembre si troverà a dover far fronte alla riapertura di tutti i servizi attualmente rallentati essendo estate. L’Asst Ovest Milanese è una realtà di per sè attrattiva, il problema è nazionale, è politico. Ci chiediamo se ci sarà una via per evitare la fine della sanità pubblica». Se da una parte c’è la carenza di infermieri dall’altra c’è quella relativa ai medici: «Per cercare di risolvere il problema vengono arruolati anche i medici specializzandi di secondo anno. Oppure i così detti “mercenari” della salute sempre pronti a correre dal miglior offerente. Insomma la preoccupazione sul futuro non manca, resta ovviamente una piccola speranza, ma è davvero esile».
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