Il medico legnanese Antonio Mazzone rilancia la medicina narrativa per salvare il rapporto medico-paziente
In era digitale emerge sempre più la necessità di tornare ai fondamentali della natura e all'etica del rapporto medico-paziente
Con una lettera alla rivista specializzata Quotidiano Sanità (qui il testo integrale), il prof. Antonio Mazzone, direttore Dipartimento Medico Asst Ovest Milanese, analizza con dovizia di dettagli e considerazioni che spaziano dalla Scienza alla Narrativa quanto siano complessi il rapporto umano e la relazione personale che si crea tra medico e paziente in un’epoca, quella digitale, in cui emerge sempre più la necessità di tornare ai fondamentali della natura e all’etica del rapporto medico-paziente.
Il prof Mazzone ricorda che anche con l’Intelligenza artificiale il medico e il rapporto medico-paziente sono insostituibili. Da qui, ecco come «la medicina narrativa fa molta leva sull’empatia del rapporto medico paziente. Comprendere il vissuto le esperienze personali dei pazienti stabilisce un rapporto medico paziente più profondo, favorendo quella che oggi si chiama cura personalizzata, ”sartoriale tagliata su misura”. La medicina narrativa promuove in maniera significativa la comunicazione efficace, chiara, aperta, semplice e comprensibile da entrambi. Come è noto l’impatto della comunicazione non verbale e maggioritaria nel rapporto medico e paziente, e comprendere le aspettative e le preoccupazioni rafforza di molto il rapporto medico e paziente. Certo che qui nell’interpretare le emozioni l’intelligenza artificiale o l’algoritmo non ci sono ancora arrivati per adesso, speriamo mai… Possiamo consigliare e sostenere di scrivere un diario, che può essere utilizzato come strumento terapeutico da discutere insieme, la scrittura della propria esperienza della malattia e come affronta la terapia effetti benefici, ed effetti collaterali, può facilitarne la guarigione. In ultimo la medicina narrativa ha una importante peculiarità quella di riconoscere l’importanza del contesto culturale, sociale ed economico della vita del paziente in maniera anche da comprendere alcuni fattori esterni che possono influenzare la salute ed il benessere di una persona».
«Potremmo avere una Medicina Narrativa Digitale, con tele monitoraggio narrativo, ma che non potrà rispettare i principi in toto della medicina narrativa classica appena citati, anche se si svolge all’interno di un percorso di cura medico paziente – conclude il prof. Mazzone -. Esistono già piattaforme digitali dove il paziente può raccontare i suoi sintomi con stimoli specifici tipo Storytelling Digitale, questo è l’opposto di quello che volevo sottolineare nel mio ragionamento, perché avviene fuori da un percorso di relazione di cura medico-paziente. Se osserveremo i principi della Medicina Narrativa applicate al digitale, anche se tra noi ed il paziente ci sarà il computer o l’algoritmo, il rapporto medico paziente si rafforzerà, uscendo dalla crisi in cui versa negli ultimi anni».
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