Influenza e Pronto soccorso affollato, sindacati: «Manca la medicina territoriale prevista dalla riforma»
Macano posti letto. La Regione ha deciso di sospendere in via precauzionale i ricoveri dal domicilio alle strutture che effettuano terapie riabilitative. Per i sindacalisti NurSind non poterà «alcun giovamento all'Asst Ovest Milanese»
Nell’ultima settimana più di 150.000 lombardi sono stati colpiti da sindrome influenzale ed i pronto soccorso, come quello di Legnano, sono messi a dura prova. Per questo la Regione ha deciso di correre ai ripari. Oggi, giovedì 28 dicembre, l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Guido Bertolaso ha dichiarato di voler sospendere in via precauzionale i ricoveri dal domicilio alle strutture che effettuano terapie riabilitative per «arginare l’affollamento nei Pronto Soccorso». Una scelta che secondo i sindacalisti NurSind non poterà «alcun giovamento all’Asst Ovest Milanese».
Il problema, che in generale sta affliggendo il sistema sanitario lombardo, riguarda la mancanza di posti letto nelle Medicine. Un fenomeno già segnalato a Legnano, quando è emersa (tra novembre e dicembre) la presenza nel nosocomio cittadino di pazienti guariti dalle infezioni alle vie respiratorie, come il Covid-19, che necessitavano di un percorso di riabilitazione. Malati fragili ed anziani per i quali le dimissioni non sono semplici in quanto manca una vera assistenza territoriale. Per questo medici e infermieri di Legnano hanno a più riprese, durante questo periodo di festa, segnalato la criticità, in quanto, la mancanza di posti letto, significa lunghe attese in pronto soccorso e una maggior permanenza delle ambulanze che lasciano a disposizione le loro barelle. Per i sindacati, quindi, oggi più che mai si fa sentire l’assenza dell’Ospedale di Comunità nell’ex Ospedale di Legnano, previsto dalla riforma e non ancora realizzato. «L’azienda ospedaliera di Legnano non ha reparti riabilitativi, se non quelli post chirurgici – spiegano i sindacati -. Durante le festività le attività chirurgiche sono già state ridotte all’osso per poter gestire le ferie del personale. A fronte di ciò è evidente che nell’Asst Ovest Milanese si faticherà a trovare posti letto. Non si può certamente bloccare la Chirurgia. Poi sul territorio la maggior parte delle strutture riabilitative sono in mano ai privati. Quindi non c’è spazio. La domanda vera è un’altra: dov’è la medicina territoriale prevista dalla riforma? È una domanda che non riguarda solo Legnano ma tutta la Lombardia si sà».
Picco influenzale a gennaio
Il picco influenzale è previsto in queste settimane e durerà fino al 6 gennaio. A fronte di ciò l’assessore Bertolaso dopo aver interpellato le direzioni dell’Asst lombarde ha parlato di una soluzione provvisoria: «Si tratta di circa 7.000 posti letto che potranno essere dedicati a tutti quei pazienti ricoverati nei reparti di Medicina degli ospedali che non necessitano più di cure ospedaliere, ma che non possono ancora rientrare a casa, proprio perché hanno bisogno di riabilitazione. Liberando i letti in ospedale potremmo quindi velocizzare il ricovero in reparto dei pazienti che arrivano in Pronto Soccorso e limitare le lunghe attese. Voglio ringraziare il grande lavoro che tutti i medici di Emergenza e Urgenza, il personale infermieristico e tecnico stanno svolgendo in questo periodo». Nel contempo Bertolaso ha puntato il dito contro i cittadini che non si sono vaccinati: «Certo se i cittadini avessero risposto ai nostri continui appelli alla vaccinazione, avremmo limitato al massimo questa situazione. Se pensiamo che nel giro di due settimane i casi di influenza sono passati da 70.000 a 150.000 e che circa il 70% di questi si reca nei Pronto Soccorso in assenza di filtro sul territorio, capiamo bene che l’immunità sul territorio sia insufficiente e che i virus trovino terreno fertile».
Pronto soccorso in affanno
Durante le festività il pronto soccorso di Legnano ha continuato a registrare un costante flusso di accessi. La mattina di Santo Stefano (martedì 26 dicembre) in pronto soccorso c’erano una cinquantina di pazienti, molti arrivati nella notte. Di questi la metà era in attesa di posto letto. Un trend ormai diventato la normalità: anche oggi, alle 16 c’erano più di cinquanta pazienti in cura ed 15 in attesa.
Anche a Natale super lavoro per il pronto soccorso di Legnano
Situazione difficile anche nei pronto soccorso dell’Asst Sette Laghi. In base agli indicatori regionali il Circolo di Varese, il Galmarini di Tradate e il Pia Luvini di Cittiglio hanno lavorato con il massimo grado di sovraffollamento, bollino nero.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.