Lascia la sanità privata per guidare l’Otorinolaringoiatria di Legnano: «Questa è un’eccellenza»
Il dottor Giovanni Colombo attuale direttore del reparto Otorinolaringoiatria dell'Asst Ovest Milanese dopo alcuni mesi di rodaggio ha deciso di fare un primo bilancio della realtà di Legnano che «non ha nulla da invidiare al privato o ad altri centri nazionali»
Nove interventi al giorno, due sale operatorie attive ed un lavoro multidisciplinare per curare il paziente con la massima attenzione. Sono solo alcuni aspetti del lavoro svolto dall’equipe del dottor Giovanni Colombo attuale direttore del reparto Otorinolaringoiatria dell’Asst Ovest Milanese. Un importante ruolo ereditato all’inizio del 2023 dal noto specialista Roberto Pareschi.
Il chirurgo ha deciso, dopo 10 mesi di rodaggio, di fare un primo bilancio della realtà di Legnano: «Questa – ha precisato il dottor Colombo – è una eccellenza sotto ogni profilo, non ha nulla da invidiare al privato o ad altri centri nazionali. Anzi tutt’altro». Dopo una carriera ventennale nella realtà privata dell’Humanitas il medico è andato in controtendenza ed ha scelto di lavorare in una realtà pubblica come l’Asst Ovest Milanese. Un passo fatto per passione perché «l’unico pensiero del medico è quello di curare il paziente nel miglior modo possibile. Poi non dimentichiamoci che noi otorinolaringoiatra siamo chirurghi e il nostro ambiente è la sala operatoria e qui c’è tanto lavoro». Un legame con il suo passato nel mondo del privato però resta: con il suo arrivo è stato “lanciato” un collegamento ponte tra il corso di otorinolaringoiatria dell’Humanitas e l’Ospedale di Legnano: «Accoglieremo gli specializzandi qui in corsia – afferma il prof Colombo -. Per loro sarà una formazione importante. Se ci sarà la possibilità, anche attraverso il corso di specializzazione, ci auguriamo di poter implementare la nostra equipe».
Un lavoro di precisione e multidisciplinarità
L’Otorinolaringoiatriatriade si occupa non solo dell’orecchio ma anche del naso, della laringe e di tutto il distretto cervico-facciale, oltre che del basicranio in generale. Questi specialisti si muovono tra i nervi, in spazi ridotti dove un errore di pochi millimetri possono provocare importanti danni al paziente. «Non si può sbagliare – afferma il dottor Colombo -. In parole semplici tutti devono saper far tutto pur mantenendo una propria specialità». La Multidisciplinarità è l’unica via per curare il malato, per questo una volta alla settimana si svolge un tavolo di confronto tra specialisti per «capire tutti insieme quale via percorrere, perché spesso ci troviamo di fronte a patologie sistemiche dove risulta importante agire in concerto per essere efficaci». L’otorino quindi si raffronta con l’oncologia e la radiologia per l’inquadramento e il trattamento dei tumori. Ma anche con la neurochirurgia per la gestione delle patologie al basicranio. E con gli endocrinologi, i chirurghi e i medici nucleari per la patologia tiroidea. Tavoli di confronto vengono eseguiti anche con gli allergologi per le patologie rino sinuisali.
A lavorare, gomito a gomito, con il prof. Colombo, il dottor Raoul Nucci specializzato sull’orecchio, il dottor Stefano Colombo che tratta le patologie naso sinusali e il dottor Lucio Rizzi maggiormente impegnato sulla parte della tiroide e le ricostruzioni. Accanto a loro, gli specialisti Cristina Crespi, Annalisa Pianese e Davide Lepera. Non mancano figure importanti come il foniatra (medico specialista che si occupa della voce e della deglutizione), la dottoressa Assunta Benincasa, e poi specialisti in logopedia e audiologia.
Il centro di Legnano «un’eccellenza»
Con le sue specialità l’otorinolaringoiatra di Legnano svolge un ruolo importante in tante situazioni complesse che colpiscono l’area della testa e del collo. In particolare il centro di Legnano, che conta 16 posti letto, passa dalla gestione di casi otosclerosi (patologia che porta ad una progressiva perdita dell’udito ipoacusia), al tumore massiccio-facciale o a quelli che colpiscono la gola e il cavo orale. Lungo l’elenco degli interventi affrontati dai sei specialisti guidati dal prof. Colombo e non mancano operazioni complesse di ricostruzione anche con l’utilizzo di apparecchiature in 3D, o interventi per l’impianto cocleare (orecchio bionico). Da segnalare poi che in sala operatoria in media viene risolto un caso oncologico testa-collo, mentre sono 200 gli interventi annui che riguardano per l’appunto l’otosclerosi: «Un dato – spiega il medico – che ci porta ad essere tra i primi centri in Lombardia. Qui a Legnano arrivano pazienti da tutta Italia». Ad aiutare sono le nuove tecnologie che permettono di eseguire interventi precisi e non invasivi: «Le sale operatorie sono di alto livello tecnologico. Basta pensare che il privato sia più efficace, non è così. La realtà legnanese è davvero all’avanguardia».
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