Disagio giovanile, un trend in crescita tra disturbi alimentari, abuso di alcol, violenza e chiusure
Molteplici i problemi emersi in questi anni dall'Asst Ovest Milanese. Situazioni registrate nella fascia di età compresa tra i 13 e 25 anni, anche se dal 2022 - sono aumentate le richieste di aiuto tra gli adolescenti
Disturbi alimentari, oppure abuso di alcol. O semplicemente un disagio psicologico che porta i giovani ad essere più aggressivi o a chiudersi sempre più in se stessi sviluppando la sindrome hikikomori. Molteplici i problemi emersi in questi anni dall‘Asst Ovest Milanese. A parlar chiaro sono i numeri sulle prese in carico da parte dei servizi dedicati alle Dipendenze hanno superato quelli del pre-pandemia (2019). Situazioni registrate nella fascia di età compresa tra i 13 e 25 anni, anche se dal 2022 sono aumentate le richieste di aiuto tra gli adolescenti (dai 13 ai 16 anni). Di fatto in Neuropsichiatria si è registrato un significativo aumento nelle richieste di prime visite di adolescenti fra i 13 e i 17 anni: si è passati dal 10% al 17% circa.
Un trend che secondo gli esperti sarà i continuo incremento anche nei prossimi anni e «va affrontato». A confermarlo è stato lo stesso dottor Giorgio Bianconi direttore Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze dell’ASST che recentemente ha presentato un articolato progettato pensato per dare risposte e aiuto ai ragazzi, ossia un sito dove trovare tutte le i consigli e le informazioni utili. Affianco a queste azioni realizzate dall’Ospedale con il supporto del terzo settore ci sono le iniziative promosse anche dal Comune con la collaborazione delle cooperative Albatros, Stripes ed Energicamente. Percorsi per contrastare il disagio giovanile e la dispersione scolastica finanziati da Regione Lombardia attraverso GiovaniSmart.
Disagio giovanile pre e post Pandemia
Immagini e linguaggi brutali, l’isolamento sociale, le droghe e l’alcol a portata di mano. Tanti i fattori che rendono questo fenomeno complesso. A Legnano preoccupano gli episodi di violenza tra giovanissimi come l’aggressione subita, in centro città, lo scorso settembre da un adolescente. Oppure l’episodio accaduto sabato 14 ottobre all’ingresso del Luna Park di Legnano dove un gruppi di ragazzini si sono dati appuntamento per picchiarsi dando sfogo alla loro aggressività. Un fatto attenzionato dalle Forze dell’Ordine e riconducibile anch’esso ad un malessere generale.
Nel contempo c’è la così detta abbuffata alcolica. Già nel 2018, prima della pandemia, si parlava del fenomeno del “binge drinking”, una moda tutt’oggi in auge che vede giovanissimi tra i 15 ed i 24 anni cercare lo sballo nel minor tempo possibile. Non a caso nel 2022 il prefetto Renato Saccone in visita a Legnano aveva espresso la sua preoccupazione nel constatare la facilità con la quale i minorenni riescono ad accedere alle bevande alcoliche e alle sostanze stupefacenti. L’attenzione sul tema è sempre alta a settembre è stato attivato il servizio sperimentale di Street Tutor nelle strade e nei parchi della movida legnanese. Nel contempo le Forze dell’Ordine continuano a monitorare il territorio chiedendo però maggior collaborazione alla cittadinanza per una sicurezza condivisa.
Affianco a queste problematiche ci sono i disturbi alimentari: i primi segnali di forte preoccupazione sul territorio sono stati dati nel 2017 quando l’ambulatorio per la “Valutazione e la cura di disturbi alimentari” dell’ospedale di Legnano registrò casi di anoressia e bulimia anche tra gli 8 e 10 anni. Da allora questo disagio è tra quelli sempre più in aumento. Tanto che la Regione Lombardia che ha impegnato nella lotta a questa complessa patologia 5,6 milioni di euro tra fondi regionali e ministeriali. In tutta la regione è stata osservata una crescente incidenza delle più diverse forme di disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (anoressia, bulimia, binge eating disorder/BED); un dato aggravato ancor più dalla pandemia che ha determinato, tra gli adolescenti della Lombardia di età compresa tra 6 e 16 anni, una crescita, rispetto al periodo pre pandemia, che oscilla da oltre il 50% a quasi il 300%, a seconda della fascia di età.
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