All’Ospedale di Legnano esordisce il primo corso di endoscopia bronchiale a firma FADOI
Il prof Antonino Mazzone ha spiegato che le ecoendoscopie bronchiali con sonda radiale permettono di diagnosticare i tumori polmonari nei loro stadi inziali. Questo corso teorico pratico si articola in tre giorni
Lezioni teorico e pratiche di ecografia transtoracia ed endobronchiale per rendere più efficace la diagnosi di diverse patologie polmonari e toraciche. È iniziata oggi, martedì 23 maggio, all’Ospedale di Legnano la prima edizione del corso di endoscopia bronchiale del FADOI. «Ormai si sà. L’avanzamento nel trattamento delle patologie polmonari richiede sempre più affinate tecniche diagnostiche che spesso sono di pertinenza dello specialista pneumologo, inserito nel team multidisciplinare in collaborazione con le altre figure che trattano tali patologie – ha spiegato il prof Antonino Mazzone, direttore del Dipartimento di Area Medica e Continuità Assistenziale della ASST Ovest Milanese -. Per questo nasce l’esigenza per il pneumologo interventista di acquisire nozioni di ecografia che abbinate alle tecniche endoscopiche e percutanee possano fornire un servizio completo ai pazienti con patologie respiratorie».
Il corso, organizzato in collaborazione con FADOI, la Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedialieri Internisti che dal 1995 promuove lo sviluppo delle conoscenze medico-scientifiche e della ricerca clinica nell’ambito della Medicina Interna, si rivolge ai medici pneumologi o internisti che vogliono acquisire le basi per l’esecuzione delle procedure di ecografia toracica ed ecobroncoscopia. «In questi ultimi anni il nostro ospedale è diventato un centro di riferimento per l’endoscopia bronchiale nell’Alto Milanese – precisa il prof Mazzone -. Era il 2014 quando abbiamo iniziato ad eseguire ecoendoscopie bronchiali (EBUS). Oggi ne facciamo più di 150 all’anno, con un totale di oltre 600 broncoscopie. Due anni fa, abbiamo fatto un passo in avanti, iniziando a eseguire anche ecoendoscopie bronchiali con sonda radiale. Un importante risultato perché questa tecnica permette di diagnosticare i tumori polmonari nei loro stadi inziali. E si sa, prima è la diagnosi, migliore la prognosi».
Questo corso, suddiviso in tre giornate, precisa infine Mazzone «nasce dalla sempre più diffusa esigenza di trattare le patologie polmonari con un approccio multidisciplinare e facendo affidamento alle sempre più affinate tecniche diagnostiche, spesso di pertinenza dello pneumologo». I lavori sono stati aperti dal dottor Giorgio Bonardi e dal dottor Nicola Mumoli . I due medici hanno parlato dell’ecografia in Medicina Interna a letto del malato. A seguire si sono susseguiti diversi esperti: il dottor Guido Bonoldi che si è soffermato sulla potenzialità e limiti dell’ecografia nella pratica clinica. A seguire la dottoressa Arianna Gatti, la dottoressa Elisabetta Ricchiutti ed i dottor Daniele Colombo.
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