Nelle farmacie mancano medicinali, un problema sentito anche nel Legnanese
Il consiglio è, fosse possibile, ricorrere ai medicinali equivalenti e verificare se le farmacie possono realizzare in proprio i preparati
La carenza di medicinali si sta facendo sentire anche tra le farmacie di Legnano. L’allarme era già stato dato lo scorso autunno ed ora, con le scorte esaurite, irrompe nella quotidianità di tanti cittadini la “caccia” a prodotti basici come i mucolitici oppure a farmaci più importanti come antibiotici e cortisonici. Un grave disagio che i farmacisti legnanesi stanno accusando soprattutto in questo periodo influenzale: «tanti cercano medicinali per le vie respiratorie, ma purtroppo anche questi sono razionati».
Un disservizio vero e proprio, secondo i professionisti, causato non tanto dalla forte richiesta di medicinali, quanto da veri e propri problemi produttivi legati ai rincari energetici, alla crisi pandemica in Cina, alla irreperibilità generale di alcuni prodotti e alla guerra ancora in corso in Ucraina. «A giocare a sfavore – spiegano i farmacisti – è la situazione internazionale che colpisce tutta la filiera: i problemi sono dal confezionamento, al blistering fino alla sintesi del principio attivo e degli eccipienti».
A confermare lo stato di fatto è la stessa Agenzia Italiana del Farmaco, la quale segnala che sono circa 3.200 i medicinali che scarseggiano in tutta Italia. Tra questi ci sono gli antinfiammatori, antipiretici, alcuni tipi di antibiotici, cortisonici per l’aerosol, prodotti per la tosse, ma anche farmaci antipertensivi e antiepilettici. Ed è tale l’entità della situazione che anche Federfarma è tornata sulla questione con il suo presidente Marco Cossolo. «L’aumento dei consumi di determinate classi di farmaci e i problemi legati alla produzione dei medicinali – si legge in una nota di Federfarma -, dalla delocalizzazione degli stabilimenti in Cina ed India all’irreperibilità di materiali per il confezionamento sono le principali cause della carenza di scorte di farmaci che si registra attualmente nelle farmacie».
«Un problema è la carenze di alluminio – precisa il presidente di Federfarma -, materiale fondamentale per la realizzazione dei blister, ma anche di plastica e vetro». A tutto questo si aggiunge l’aumento dei costi dei carburanti: «Molte aziende hanno diradato i tempi delle consegne».
Il consiglio è ricorrere, quando sia possibile, ai medicinali equivalenti e verificare se le farmacie riescono a preparare in casa i prodotti richiesti. Per maggiori informazioni consultare il sito di Aifa.
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