«Meglio monitorare oggi che inseguire domani». Ne è convinto il microbiologo legnanese Pierangelo Clerici, presidente AMCLI ETS e direttore U.O. Microbiologia A.S.S.T Ovest Milanese intervenuto in merito al dibattito della richiesta di screening e analisi di sequenza dei campioni da passeggeri in ingresso in Italia dalla Cina. Argomento che ha visto in prima linea Francesco WU, conosciuto manager legnanese e attuale presidente onorario UNIC (Unione imprenditori Italia Cina) convinto che i tamponi non servano: «Se avesse una valenza sanitaria scientificamente provato saremmo i primi come comunità cinese ad essere d’accordo con l’ordinanza del Ministero della Salute. Ma così non è e sembra più una misura emotiva che razionale». Pensiero non condiviso dal dott. Clerici: «Basterebbe che la Cina fornisse i dati reali dei contagi, degli ammalati, dei deceduti e dei vaccinati. Se ci fosse più chiarezza probabilmente anche le misure da adottare sarebbero diverse. Sapendo poco, meglio tutelarsi. Quindi la rete dei microbiologi clinici italiani è pronta a supportare la richiesta di screening e analisi di sequenza».

Francesco Wu: “I tamponi per i cinesi in arrivo in Italia non servono, una misura più emotiva che razionale”

L’Ordinanza del Ministro della Salute Orazio Schillaci, ai fini dell’identificazione e del contenimento della diffusione di possibili varianti del virus SARS-CoV-2, è imposta a tutti i soggetti in ingresso dalla Cina fino al 31 gennaio 2023. I campioni saranno raccolti nei principali aeroporti italiani come quello di Malpensa o nel caso non sia possibile nell’Ats di riferimento entro le prime 48 ore dall’arrivo. Il test molecolare, che servirà per il sequenziamento, sarà effettuato solo a coloro che risulteranno positivi ad un primo screening con test antigenico.

«Il sequenziamento dell’RNA virale caricato e analizzato tramite la piattaforma nazionale I-Co-Gen, coordinata da ISS, permette di individuare le varianti virali in modo da poter intercettare prontamente l’emergenza di una variante di preoccupazione – commenta il dott. Clerici -. L’impegno della comunità dei Microbiologi clinici italiani è costante nel controllo della diffusione di SARS-CoV-2. La tecnologia ci ha fornito ottimi strumenti di laboratorio e non possiamo permetterci di sprecare il vantaggio che abbiamo guadagnato sul virus attraverso il nostro continuo ed incessante lavoro svolto fin dall’inizio della pandemia».

In questi giorni il presidente della Regione Lombardia Fontana ha precisato che «L’esito del sequenziamento dei primi tamponi effettuati ai passeggeri in arrivo dalla Cina a Malpensa ci rassicura». I microbiologi del laboratorio dell’Asst 7 Laghi ha riscontrato soltanto sottovarianti di Omicron.