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Case di Comunità, l’Asst apre le prime due a Busto Garolfo e Cuggiono

Il 2 novembre verranno inaugurate le due case di Comunità. Quella di Legnano si farà attendere, ma non troppo. L'Asst sta lavorando per trasformare l'ex Infettivologia in Ospedale di Comunità

Medicina

Novembre vedrà l’attivazione delle prime due Case di Comunità dell’Asst Ovest Milanese. Martedì 2 novembre, infatti, la direzione sanitaria inaugurerà due nuove strutture socio-sanitarie che entreranno a fare parte del Servizio Sanitario Regionale: una a Busto Garolfo (in via 24 maggio) e l’altra a Cuggiono (all’interno struttura ospedaliera). Mentre l’apertura della Casa di Continuità di Legnano si farà attendere, ma non troppo. Come ha precisato oggi, martedì 25 ottobre Gabriella Monolo direttore Sociosanitario ASST Ovest «l’azienda ci sta lavorando».

Secondo le direttive Regionali entro il 2026, l’Asst dovrà avere attivato (anche con l’utilizzo del PNRR) tutte le sue 10 case di Comunità e i tre ospedali di Comunità tra cui quello che prenderà vita nel vecchio nosocomio cittadino. A tal proposito è stato spiegato che nei prossimi mesi gli uffici collocati nella palazzina dell’Infettivologia verranno trasferiti nell’ex Psichiatria, i cui spazi sono già stati rinnovati. Il trasloco permetterà all’Asst di avviare i lavori di ristrutturazione della palazzina così da realizzare l’Ospedale di Comunità. «Ci vorrà tempo – precisa Monolo -. Ma stiamo portando avanti i lavori. Queste due prime aperture ne sono la dimostrazione: rappresentano un primo passo anche per capire come rendere efficiente questo nuovo servizio. Quest’anno, secondo le direttive regionali, dovremo realizzare almeno il 40% del progetto».

Queste strutture, ha sottolineato Monolo, sono previste dalla legge di potenziamento per la presa in carico di pazienti affetti da patologie croniche. «Si tratta di strutture polivalenti che garantiscono funzioni d’assistenza sanitaria primaria e attività di prevenzione – spiega Monolo -. All’interno di queste strutture sono presenti equipe di medici di medicina generale, pediatri, medici specialisti, infermieri e altri professionisti della salute (tecnici di laboratorio, ostetriche, psicologi, ecc.) che operano in raccordo anche con la rete delle farmacie territoriali. Questi servizi costituiscono il punto di riferimento continuativo per la popolazione: qui sarà possibile trovare un Punto unico di accesso, accoglienza, informazione e orientamento del cittadino, che opera in stretto contatto con le Centrali operative territoriali (COT)».

Da centro sottoutilizzato a Casa di Comunità: la “parabola” del poliambulatorio di Busto Garolfo

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Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 26 Ottobre 2022
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