«Il Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze di ASST Ovest Milanese non ha in alcun modo “dismesso” i programmi residenziali erogati nelle Comunità Protette di Parabiago e la Comunità Riabilitativa ad Alta Assistenza (CRA) di Magenta». Così la direzione dell’Asst Ovest Milanese ha risposto ai sindacalisti della Fials che, nella giornata di giovedì 8 settembre, avevano espresso la loro preoccupazione in merito alla presunta sospensione di questi servizi.

Nella nota, a firma di Salvatore Santo segretario generale territoriale della Fials, l’Asst Ovest Milanese avrebbe deciso di «dismettere le Comunità protette di Parabiago e C.R.A. di Magenta». Una decisione che, secondo il sindacalista, porterebbe i pazienti con disturbi gravi, persistenti e complessi ad essere «lasciati a carico delle famiglie sottraendo loro le competenze professionali necessarie». Proprio per questo i sindacalisti si sono chiesti: «Con la chiusura di queste strutture, ufficialmente per ristrutturazione, chi si farà carico dei bisogni di questi pazienti? Se questi sono i segnali della riforma, bisogna cominciare a preoccuparsi».

La mancanza di medici e figure specializzate sta mettendo a dura prova anche il dipartimento di Salute Mentale. Ma l’Asst ha precisato che non c’è l’intenzione di interrompere i due servizi: «È stata avviata una revisione dei programmi riabilitativi dei singoli ospiti per intraprendere le necessarie opere di ristrutturazione edilizia e tecnica e rendere gli edifici più confortevoli e idonei ai percorsi riabilitativi e di cura». Nello specifico i programmi dei pazienti ospiti delle Comunità Protette di Parabiago (dedicate a programmi riabilitativi estensivi) sono stati oggetto di revisione, nel pieno rispetto dei bisogni di cura e di assistenza di ciascun utente. «Nel CRA di Magenta, è in corso la trasformazione dei programmi terapeutico – riabilitativi intensivi dal setting residenziale a quello semi-residenziale (diurno) – precisa la direzione -. Questa scelta garantisce la possibilità di continuare i programmi intensivi in una forma efficace ed innovativa senza compromettere il percorso di cura e con la garanzia di una maggiore prossimità dei pazienti al loro territorio ed alle singole situazioni di vita».

La carenza diffusa a livello nazionale di personale medico specialistico ha inevitabilmente ripercussioni sulla organizzazione e sulla programmazione delle attività e dei servizi socio-sanitari. La mancanza di medici sta quindi mettendo a dura prova anche il dipartimento di Salute Mentale e tutti i suoi servizi. Proprio per questo, spesso viene attuata una «diversa pianificazione dell’offerta – spiegano dall’Asst -, ma senza alcun compromesso sulla qualità delle cure e con immutata attenzione ai diritti dei pazienti. Al fine di affrontare queste problematicità, ASST Ovest Milanese ha già in corso un piano di reclutamento, con bandi di concorso pubblico, finalizzati all’assunzione di Medici Psichiatri, sia a tempo indeterminato che in regime di libera professione».