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Federfarma: «Attenzione i farmaci esposti ad alte temperature possono deteriorarsi»

Federfarma, visto il caldo intenso di questo periodo, ha deciso di dare alcune regole per assumere i farmaci in sicurezza sia a casa che in vacanza

Medicinali - generiche

L’ondata di calore non accenna a diminuire. Le alte temperature stanno mettendo a dura prova le persone, soprattutto i fragili. Perciò Federfarma ha deciso oggi, mercoledì 20 luglio, di segnalare le regole da adottare per assumere farmaci in sicurezza durante i periodi torridi. «C’è poca consapevolezza del fatto che i farmaci esposti ad alte temperature possono deteriorarsi, perdere efficacia o provocare danni – osserva Roberto Tobia, segretario di Federfarma -. Durante l’estate, invece, occorre prestare massima attenzione oltre che alla data di scadenza, alla temperatura di conservazione, che non dovrebbe superare i 25 gradi».

Farmaci deperibili e vacanze

I farmaci più deperibili sono quelli per l’epilessia, gli anticoagulanti, gli antipertensivi e quelli per il diabete, come le insuline, che vanno conservati in frigo. Per questo, è buona regola non portarli mai in borsa in spiaggia ne’ lasciarli in auto al sole, ma tenerli a casa o in albergo, a temperature adeguate. Comunque, sarebbe opportuno, prima di assumerli, controllare che non vi siano alterazioni nel colore e nell’aspetto. Altro consiglio è portare in vacanza l’intera confezione e non il solo blister. «Mettere insieme tutti i blister per risparmiare spazio in valigia è un errore che, specie in persone anziane, rischia di provocare confusione tra le terapie – precisa Tobia -. Va invece portata tutta la scatola, incluso il bugiardino, che è bene aver sempre dietro per consultarlo in caso di necessità».

Se si viaggia in aereo bisogna ricordare di non mettere i farmaci in stiva, ma nel bagaglio a mano, e dovrebbe portare con sé la prescrizione del medico, per giustificare l’ingresso di farmaci in altri Paesi che o per riacquistarli in caso di necessità. Gli spray andrebbero trasportati in buste termiche. In genere in estate son preferibili compresse e pasticche, meno sensibili alle alte temperature rispetto alle formulazioni liquide.

Farmaci e Raggi UV

Altro aspetto da non sottovalutare è l’interazione tra farmaci e raggi UV: «nel caso si assumano cortisonici, antinfiammatori non steroidei (FANS), antibiotici e terapie ormonali, l’esposizione al sole può provocare dermatiti e eczemi o macchie sulla pelle. In questi casi, è opportuno applicare sulla pelle una protezione solare con SPF molto elevato. Infine, attenti a non cadere nella tentazione di modificare autonomamente le terapie per adattarle ai ritmi dell’estate: chi, ad esempio, soffre di ipertensione e in estate ha una pressione più bassa, non deve dividere le compresse: ogni modifica alla terapia va concordata col medico».

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Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 20 Luglio 2022
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