I microbiologi italiani confermano il legnanese Pierangelo Clerici presidente Amcli
Clerici, direttore U.O. Microbiologia ASST Ovest Milanese, è stato riconfermato presidente dell'associazione Microbiologi Clinici Italiani. Per lui è il terzo mandato
Pierangelo Clerici, direttore U.O. Microbiologia ASST Ovest Milanese riconfermato presidente di AMCLI – Associazione Microbiologi Clinici Italiani. Il nuovo direttivo riunitosi a Milano, nei giorni scorsi, ha nominato per la terza volta il microbiologo legnanese come guida dall’associazione. Il terzo mandato di Clerici scadrà nel 2025. Inoltre in occasione della riunione del direttivo sono stati comunicati i nomi dei tre migliori progetti presentati da team di giovani microbiologi (in totale sono stati 330 i progetti presentati).
Il direttivo, uscito dalle elezioni tenutesi a Rimini in occasione dell’ultimo Congresso Nazionale, è formato dalla Componente Biologi nelle persone di Catania M. Rosaria (NA), Fontana Carla (RM), Pagani Elisabetta (BZ), Stefanelli Paola (RM) e Tenuta Robert (CS), dalla Componente Medici nelle persone di Ambretti Simone (BO), Farina Claudio F. (BG), Fazii Paolo (PE), Flamminio Gigliola (BS) e Scarparo Claudio (Mestre), dalla Componente Universitaria con Baldanti Fausto (PV), Cavallo Rossana (TO), Lazzarotto Tiziana (BO), Rossolini Gian Maria (FI) e Sanguinetti Maurizio (RM) e dalla Componente Tecnici di Laboratorio Biomedico con Camaggi Anna (NO) e Corbo Nicoletta (LC).
«Il nuovo direttivo esprime competenze e professionalità molto qualificate e testimonia l’impegno che la nostra professione intende mettere nel complesso processo di riorganizzazione della sanità in Italia dopo i due anni di pandemia – ha dichiarato Clerici -. Ci attendono sfide importanti per le quali il patrimonio di conoscenze acquisite in occasione della lotta al COVID e l’abnegazione con la quale ci siamo tutti spesi per contrastarne i drammatici effetti nella nostra società sono pilastri fondamentali da cui orgogliosamente ripartire».
Il presidente ha quindi nominato le cariche previste dallo statuto in seno all’associazione: vicepresidente: Gian Maria Rossolini, direttore dell’U.O. di Microbiologia e Virologia, Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi, Università degli Studi di Firenze. Il segretario Nazionale: Claudio Farina, Direttore dell’U.O. di Microbiologia e Virologia, Ospedale Papa Giovanni XXIII a Bergamo. Il tesoriere: Gigliola Flamminio, Direttore SSD Laboratorio Analisi chimico-cliniche e Microbiologia, ASST degli Spedali Civili di Brescia – P.O. di Montichiari; il direttore Scientifico: Tiziana Lazzarotto, Direttore U.O. di Microbiologia, IRCCS Policlinico di Sant’Orsola, Università di Bologna. I rapporti con le Società Scientifiche Straniere saranno seguiti da Daniela Marchetti, Bologna. Mentre i rapporti con AGENAS saranno tenuti da Cristina Giraldi, Cosenza.
Progetti premiati
Il Poster 029 dal titolo Batteriemie da anaerobi in Italia (ITANAEROBY): dati epidemiologici e microbiologici da uno studio nazionale retrospettivo. Uno studio multicentrico e multidisciplinare, che ha coinvolto 17 realtà ospedaliere distribuite in tutta Italia da nord a sud, e ha fornito precise e rilevanti informazioni sull’epidemiologia e sulla resistenza agli antibiotici di isolati da batteriemie da anaerobi, colmando in questo ambito un vuoto di conoscenza esistente dal 1995.
Il Poster 171 sulla Valutazione di un metodo rapido e semplice per l’identificazione di funghi filamentosi. Lo studio ha analizzato l’impatto dell’introduzione nella realtà diagnostica quotidiana dell’identificazione, mediante spettrometria di massa, di un numero considerevole di miceti filamentosi patogeni. Anche se tale metodica rappresenta un punto di riferimento per la diagnostica batteriologica, non è ancora largamente usata nel laboratorio di Micologia, in particolare per i miceti filamentosi. Gli autori dimostrano i grandi vantaggi di tale metodica calata nella realtà clinica e la necessità, l’importanza di innovare gli approcci diagnostici correntemente usati nel laboratorio di Micologia Medica.
Il Poster 244 relativo all’Identificazione della prima mappa di interazione tra il genoma umano e virale dell’HPV-16. Uno studio multicentrico e multidisciplinare che, attraverso informazioni digitali ed approcci sperimentali tecnologicamente avanzati ed innovativi, ha aperto una nuova strada per comprendere il meccanismo di integrazione di HPV nella cellula ospite, ancora oggi sconosciuto. Inoltre, questo modello sperimentale potrà sicuramente aiutare la ricerca per identificare terapie farmacologiche virus-specifiche in grado di controllare l’infezione, la progressione e la patogenicità dei diversi genotipi HPV ad alto rischio.
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