Pronto soccorso Legnano: a gennaio 150 accessi al giorno
Nell'ottobre del 2021 il pronto soccorso ha registrato un picco di accessi pari 200 visite al dì. Il 28 gennaio protesta nazionale degli infermieri
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In questi giorni sono in media 150 gli accessi al giorno al pronto soccorso di Legnano, impegnato su due fronti: quello dell’urgenza e quello della pandemia. Un dato, quello soprattutto negli accessi Covid, che, secondo i sindacati, risulta comunque in calo.
La massima criticità risale a ottobre 2021, con quasi 200 visite al giorno, poi gradualmente calate per arrivare alle 150 attuali. La situazione è così complessa da portare, alcune volte, l’attività del pronto soccorso, non solo legnanese, alla ribalta della cronaca. Sono recenti, infatti, un paio di casi evidenziati dal nostro giornale: quello di Lidia automobilista rimasta vittima di un incidente autostradale e quello di un paziente rimasto 10 ore in attesa di cure per i postumi di una operazione all’intestino.
Situazioni dovute non tanto a responsabilità dirette degli operatori impegnati in ospedale, quanto piuttosto a carenza di personale in tutto il Paese, ragione per la quale le parti sindacali hanno indetto uno sciopero nazionale venerdì 28 gennaio. «Mancano infermieri e operatori sanitari – afferma Giovanni Migliaccio della segreteria territoriale NurSind Milano -. È una situazione insostenibile per tutti: la quarta ondata Covid ancora una volta ha travolto in pieno gli operatori sanitari. A parer nostro non viene tutelata l’assistenza. Ad esasperare sono anche i tempi lunghi di chiusura del nuovo contratto collettivo nazionale ed il mancato inserimento dell’emendamento alla Legge di Bilancio 2022».
Per i sindacalisti, il problema dell’ospedale di Legnano è dovuto addirittura al fatto di essere una eccellenza nella sanità lombarda, in quanto «offre alti standard assistenziali e raccoglie un bacino d’utenza enorme, maggiore di quanto riesca a gestire. I pazienti infatti arrivano anche da Busto, Gallarate e Saronno. La pandemia non ha fatto che peggiorare il quadro non soltanto perché arrivano più pazienti covid, ma perché questi restano ricoverati in media due settimane in più dei ricoveri ordinari».
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