San Vittore Olona cerca medici di famiglia, al via il bando per gli ambulatori
Il Comune di San Vittore Olona, vista la carenza di medici di famiglia ha rilanciato il bando per l'affidamento di alcuni spazi pubblici da anni già utilizzati come un ambulatori, ma attualmente semivuoti
Aperto il bando per assegnare spazi comunali ai medici di Medicina Generale. Il Comune di San Vittore Olona, vista la carenza di medici di famiglia, ha rilanciato il bando per l’affidamento di alcuni spazi pubblici da anni già utilizzati come un ambulatori, ma attualmente semivuoti. Questo perchè, nell’arco di due anni, due medici su tre hanno lasciato l’ambulatorio comunale di San Vittore Olona: uno si è trasferito a Cerro Maggiore, mentre l’altro è andato in pensione. San Vittore, quindi, dalla primavera del 2022 (quando anche il terzo medico del poliambulatorio comunale andrà in pensione) potrà contare solo su un medico di Medicina Generale, ossia il dottor Pessina.
«Il problema si aggraverà l’anno prossimo, quando, anche l’ultimo medico presente nell’ambulatorio andrà in pensione – spiega il sindaco Daniela Rossi -. Questa è una criticità accusata su tutto il territorio, lo sappiamo bene. Da parte nostra, abbiamo deciso di proporre gli spazi ambulatoriali con un canone di locazione abbordabile così da rendere più attrattivo il nostro territorio. Non è possibile lasciare il paese quasi sprovvisto di medici».
Nello specifico si tratta di una «porzione immobiliare» composta da tre locali ad uso ambulatoriale, un locale per l’infermeria, una stanza per la segreteria oltre che la sala d’attesa e due bagni. La domanda di assegnazione degli spazi dovrà essere presentata entro il 24 settembre. Nel bando si legge che «gli arredi, le attrezzature mediche, la componentistica di completamento e quant’altro richiesto dalle autorità competenti saranno a carico della parte conduttrice». La locazione durerà sei anni e il «contratto si rinnoverà poi tacitamente di sei anni in sei anni». Gli spazi ambulatoriale saranno assegnati ai medici che hanno pazienti residenti nel territorio comunale secondo l’ordine cronologico delle domande (in riferimento al numero di protocollo).
«A livello nazionale è stata fatta una politica un po’ miope – afferma il sindaco Rossi -. Di certo bisognava pesarci per tempo. Ci auguriamo che gli enti preposti riescano a trovare una soluzione che risolva la carenza di medici di Medicina Generale».
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