L’Asst Rho premiata per le “Buone Pratiche” nelle gare d’appalto
Il premio è stato assegnato oggi, 28 giugno, le associazioni dei malati. L'Asst ha seguito le buone pratiche in materia di gare d’appalto, in modo particolare sui dispositivi medici monouso
L’Asst Rhodense premiata a livello nazionale per le “Buone Pratiche” nelle gare d’appalto. Ad assegnarlo oggi, 28 giugno, le associazioni dei malati con la seguente motivazione: «L’interazione tra Istituzioni e Associazioni pazienti è l’arma vincente per le buone pratiche in materia di gare d’appalto, in modo particolare sui dispositivi medici monouso». La premiazione è stata organizzata in occasione della “Giornata Nazionale sull’Incontinenza” nella Fiera del Levante di Bari.
Nella comunicazione ufficiale inoltrata in Direzione Generale dagli organizzatori si legge: «Vi informiamo che l’Azienda Sanitaria da Voi egregiamente amministrata, è giunta prima in Italia, ex aequo con ASL di Bari, per i dispositivi medici monouso, nella Categoria Stomie l’interazione tra Istituzioni e Associazioni pazienti è l’arma vincente per le buone pratiche in materia di gare d’appalto, in modo particolare sui dispositivi medici monouso».
«L’emergenza sanitaria ha messo in evidenza ancor di più la fragilità dei pazienti stomizzati per questo abbiamo deciso di sviluppare la gara d’appalto non come una semplice fornitura di presidi ma come la presa in carico e gestione del paziente da remoto – spiega Marco Ricci, direttore amministrativo dell’Asst Rhodense – La costante collaborazione tra Daniela Coppetti, direttore del Servizio alla Persona, e Marialaura Deni, del Servizio Provveditorato aziendale, ha garantito un contatto continuo e costante da parte del personale infermieristico, oltre a una gestione amministrativa capillare, per ognuno dei nostri malati».
«I pazienti in carico vengono contattati telefonicamente almeno una volta al mese dal personale infermieristico, non solo per l’analisi dei fabbisogni, ma soprattutto per assicurare la presenza di un servizio a loro essenziale anche nel caso in cui l’accesso fisico è sconsigliato – aggiunge Ida Ramponi, direttore Generale dell’Asst Rhodense – Dall’analisi dei fabbisogni, nel rispetto della prescrizione medica, si sviluppa poi la gestione degli ordinativi e delle consegne attraverso una attività amministrativa di piena collaborazione tra ente pubblico e società private, sinergia che ha sempre come centro focale la persona».
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