Federfarma: «Siamo pronti per i vaccini in farmacia»
Secondo Federfarma i farmacisti sono pronti per effettuare i vaccini e hanno «già terminato il corso abilitante dell'Istituto superiore di sanità»
«I farmacisti sono pronti e hanno già terminato il corso abilitante dell’Istituto superiore di sanità». A sottolinearlo oggi, giovedì 13 maggio, è il segretario nazionale di Federfarma, Roberto Tobia, dopo che il Commissario per l’emergenza Covid Francesco Figliuolo ha auspicato la partenza delle vaccinazioni in farmacia per accelerare i tempi della campagna vaccinale di massa. «I previsti accordi integrativi nelle Regioni – precisa Tobia – stanno andando avanti, ma ora il problema vero è la mancanza delle dosi. Su questo, ha indubbiamente pesato lo stop dell’autorità statunitense Fda al vaccino Johnson & Johnson, ora rientrato, che ha comportato dei ritardi».
Anche se questo vaccino potrebbe essere di più facile impiego nelle farmacie, perché monodose, i farmacisti si dichiarano pronti «ad utilizzare anche gli altri. C’è grande richiesta da parte dei cittadini». Ad oggi solo in Valle d’Aosta le farmacie sono partite con le vaccinazioni e questo evidenzia i limiti imposti dal Titolo v della Costituzione, che rende l’assistenza disomogenea sul territorio. «La difficoltà – secondo Tobia – è indubbiamente anche legata alla logistica e ai tempi necessari per il rifornimento dei vaccini alle farmacie ma confido che entro la metà di giugno si possa vaccinare in tutte le farmacie italiane».
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