Il vaccino contro il Coronavirus e i bambini: le risposte dei pediatri
La campagna vaccinale per ora non è rivolta a donne in gravidanza o in allattamento e bambini: i dubbi dei genitori e le risposte dei medici
Illustrazione di Elf-Moondance da Pixabay
Insegnare al corpo a riconoscere e distruggere i microrganismi che causano malattie: a questo servono i vaccini. Anche quello contro il Coronavirus, messo a punto in tempo record sfruttando un’innovativa tecnologia genetica basata sull’utilizzo del RNA messaggero (mRNA). In Italia la vaccinazione è cominciata dagli operatori sanitari e dagli over 80enni, a maggior rischio di sviluppare complicazioni. Ma in attesa che sia messo a punto un piano vaccinale per il resto della popolazione i genitori iniziano a chiedersi come comportarsi con i bambini. Ai dubbi delle mamme e i papà su gravidanza, bambini e vaccini contro il coronavirus rispondono i pediatri dell’ospedale Bambino Gesù nell’ultimo numero della rivista “A Scuola di Salute“.
QUANDO IL VACCINO PER I BAMBINI?
Sicuramente non prima della Fase4 del piano vaccinale, perché “fortunatamente i dati ad oggi disponibili ci suggeriscono che bambini e neonati sembrano ammalarsi meno o comunque sembrano avere una forma più lieve di Covid-19 rispetto agli adulti”, ricordano i pediatri. Anche per questo “gli studi sui vaccini fatti in emergenza si sono rivolti inizialmente ad adulti e anziani – scrivono i pediatri – in parallelo sono stati avviati anche studi pediatrici, perché è di fondamentale importanza che anche i bambini possano essere vaccinati.” Gli studi sulla popolazione pediatrica però non sono ancora stati conclusi: “Quando lo saranno la vaccinazione sarà proposta anche ai bambini”.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
“Al momento i dati sulla sicurezza e sull’efficacia dei vaccini contro il Covid-19 nelle donne in gravidanza non sono disponibili, perché le donne in gravidanza e allattamento non sono state incluse negli studi di valutazione dei vaccini a mRNA Pfizer-BioNtech e Moderna”, spiegano gli specialisti dell’Ospedale Bambino Gesù.
Intanto l’Italian obstetric surveillance system (ItOss) Dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha redatto un documento a gennaio che contiene delle indicazioni valide in questo momento, cioè fino a quando non saranno pubblicati studi specifici sui vaccini anti coronavirus per le donne in gravidanza e allattamento.
In sostanza tali indicazioni ricordano che le donne in gravidanza non presentano un rischio aumentato di infezione da Covid-19 (in base ai dati relativi alla prima ondata) né “da quanto osservato finora non è emerso alcun elemento che possa far ipotizzare un rischio di effetti collaterali in gravidanza dopo la somministrazione dei vaccini a mRNA né per la mamma, né per il neonato”, scrivono. Quindi gravidanza e allattamento possono proseguire, anche dopo la vaccinazione.
VACCINAZIONE IN GRAVIDANZA: QUANDO VALUTARLA
Al momento la vaccinazione non è rivolta a donne in gravidanza o che allattano, ma se queste fanno parte di un gruppo a rischio (ad esempio sono operatrici sanitarie), possono prendere in considerazione la vaccinazione, valutandone rischi e benefici con il proprio medico curante.
La presenza di malattie come ipertensione e obesità è associata a un maggior rischio di complicanze da Covid-19 per donne in attesa e neonati, quindi “la vaccinazione dovrebbe essere in questo caso presa in considerazione e valutata assieme al medico curante tenendo in considerazione i potenziali benefici e potenziali rischi del vaccino”, precisano i medici.
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