Vaccino: Moratti promuove quello russo, Bertolaso cronometra il tempo delle somministrazioni
Il piano vaccinale della Regione, tuttavia, "potrebbe essere condizionato dall'arrivo dei vaccini e dalle bizzarrie delle industrie farmaceutiche"
“Il Piano vaccinale sarà fondamentale per conciliare Diritto alla Salute, al Lavoro e allo Studio. E altrettanto fondamentale sarà il coinvolgimento dei medici del lavoro”.
E’ stato questo il focus principale su cui il vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia, Letizia Moratti, ha posto l’attenzione con il coordinatore dell’Unità di crisi per la distribuzione dei vaccini, Guido Bertolaso durante l’incontro in videoconferenza con 70 presidenti e referenti di associazioni di categoria e organizzazioni sindacali. All’ordine del giorno appunto la presentazione del piano vaccinale da qui all’estate.
Moratti ha ribadito le sollecitazioni inviate al ministro Speranza e al commissario Arcuri e ha infine lanciato una proposta operativa: “Con grande interesse ho ascoltato i suggerimenti oltre ad aver recepito la preoccupazione per l’arrivo dei vaccini e la loro tipologia abbinata alle categorie della popolazione. Per questo, ho chiesto al commissario e al ministro della Salute l’opportunità di utilizzare il vaccino Sputnik prodotto in Russia. E che il ministro della Salute si faccia promotore della richiesta di verificare la possibilità tecnica e scientifica di allungare i tempi della somministrazione tra la prima e seconda dose. Stessa cosa per gli specializzandi: ho sollecitato il loro coinvolgimento non sulla base delle previsioni della Legge di stabilità. Non solo, dunque, per un mese e senza remunerazione, ma per tre o quattro mesi con evidentemente retribuita la loro attività. Ci potrebbe essere un emendamento che andrebbe a interessare il decreto ristori. Ho colto con attenzione l’indicazione delle categorie dei lavoratori maggiormente esposti. Quello delle priorità è uno dei punti più sollecitati dalle Regioni al Governo. Il tema delle fragilità è senza dubbio uno di quelli che meritano maggior attenzione”.
E proprio in merito a nuovi vaccini anche Guido Bertolaso è tornato su quello russo Sputnik: “Credo che – ha detto – se ne parlerà sempre di più. Gli studi pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica Lancet hanno evidenziato la sua efficacia e soprattutto l’assenza di effetti collaterali severi anche nelle sperimentazioni effettuate su volontari, individuati con metodi rigorosi”.
Sul programma vaccinazione, Bertolaso ha poi detto: “Abbiamo iniziato a lavorare sulle piante organiche dei team che saranno impiegati nelle vaccinazioni e sulle location dove questi opereranno. L’organizzazione sarà diversificata per territori e per questo puntiamo sul coinvolgimento dei sindaci e degli attori locali, sia per i luoghi da utilizzare, che per le equipe da mettere in campo”.
“Sabato e domenica in un padiglione della Fiera di Milano – ha proseguito – verrà effettuata la seconda fase della sperimentazione avviata da Areu, qualche settimana fa, attraverso la vaccinazione di circa 2.500 volontari dell’Azienda regionale dell’emergenza urgenza, che riceveranno la seconda dose. Cronometreremo i tempi dall’inizio al termine della singola somministrazione per capire il totale del numero di vaccini che si riesce ad effettuare nelle 24 ore”.
“Tutto quello che abbiamo messo in piedi – ha concluso – è condizionato dall’arrivo dei vaccini e dalle bizzarrie delle industrie farmaceutiche. Sappiamo che altri sieri, oltre a quelli attualmente autorizzati sono in arrivo”.
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