Giovani medici specializzandi legnanesi in protesta a Milano
Nicole, Alessandro e Erica, tre medici legnanesi al sit-in di Milano, hanno avuto un percorso quasi identico e dopo un anno e mezzo dalla laurea non hanno ancora la loro destinazione
Anche giovani medici specializzandi legnanesi alla manifestazione di Milano, per protestare a causa del ritardo con cui vengono gestite le destinazioni, dopo il test di abilitazione avvenuto a settembre. Una valanga di ricorsi e ritardi ha portato a una situazione di stallo che blocca il percorso di questi medici verso la professione, circostanza gravissima soprattutto in un periodo di pandemia in cui la figura del medico e la sua presenza è più che mai invocata e necessaria.
La protesta si è svolta questa mattina, martedì 15 dicembre, a Milano e in tante altre città, per chiedere certezze al Ministero. Accanto ai giovani in protesta la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici: « Non si possono tenere 24000 vite appese al filo di una graduatoria che si rimescola continuamente – la dichiarazione a Emergency Live -, non si può pubblicare venerdì sera una circolare e dar tempo sino a martedì mattina per cambiare, una volta ancora, tutte le loro decisioni. Decisioni che non saranno, in ogni caso, definitive, perché sarà poi il Consiglio di Stato a sancirle o a rimodularle Quello che forse il MUR non ha chiaro è che queste persone non sono studenti, sono medici».
Nicole, Alessandro e Erica, tre medici legnanesi al sit-in di Milano, hanno avuto un percorso quasi identico: «Mi sono laureata a Novara nel luglio 2019- racconta Nicole -. Ho svolto il tirocinio dal successivo novembre fino al gennaio 2020. A Febbraio, causa covid, l’abilitazione è stata rinviata a marzo. A settembre finalmente il test e da allora, sono trascorsi 85 giorni, silenzio assoluto. L’assegnazione doveva avvenire a ottobre».
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