Covid a Legnano: da settembre contagiate più donne che uomini, più giovani-adulti che anziani
Per la prima volta, il Comune di Legnano comunica i decessi durante il periodo della pandemia: a marzo e aprile, aumento del 100% rispetto alla media del quinquennio 2015-2019
“La seconda ondata della pandemia covid-19, che ha particolarmente colpito il nostro territorio, comincia a presentare una lieve riduzione, frutto dei provvedimenti restrittivi adottati, ma non ha sicuramente esaurito i suoi effetti, come visibile dai dati quotidiani di incidenza e soprattutto prevalenza”, così il Comune di Legnano descrive l’attuale fase della pandemia in città.
A tre mesi dalla ripresa della diffusione del coronavirus l’amministrazione comunale traccia un primo bilancio: “Più di 2.000 persone sono state contagiate, con un picco durante la prima quindicina di novembre e si può presumere che almeno il doppio siano state coinvolte come contatti famigliari”.
Persone covid-19
Abbiamo avuto complessivamente 1.193 femmine e 1.097 maschi; le fasce di età dove si colloca il maggior numero di casi è quella giovane adulta, come riportato anche a livello regionale e nazionale. Vi è una distribuzione per residenza omogenea in tutta la città, con focolai frequentemente verificatisi nelle famiglie o luoghi di convivenza collettiva. Rispetto alla popolazione residente, abbiamo avuto un’incidenza nel trimestre del 3% , così distribuita per fascia di età
numero casi | residenti | % casi covid | |
0-14 aa | 99 | 7986 | 1% |
15-29 aa | 389 | 8699 | 4% |
30-44 aa | 486 | 10997 | 4% |
45-59 aa | 714 | 14959 | 5% |
60-74 aa | 357 | 10641 | 3% |
75-89 aa | 196 | 6239 | 3% |
oltre 90 | 45 | 815 | 6% |
Esiti dell’infezione Covid-19
Qui sotto troviamo gli esiti dell’infezione, registrati al 30 novembre, di tutte le persone che hanno avuto un primo esito positivo da settembre. Il decesso è strettamente correlato all’età, come possiamo vedere in tabella; al di sotto dei 65 anni si sono verificati 3 decessi. Complessivamente il tasso di letalità si attesta sull’1,9% , anche se il dato non è da considerarsi definitivo.
DECEDUTO | GUARITO | COVID-19 POSITIVO al 30 novembre | |
0-14 anni | 74 | 25 | |
15-29 anni | 266 | 123 | |
30-44 anni | 301 | 185 | |
45-59 anni | 2 | 425 | 287 |
60-74 anni | 8 | 184 | 165 |
75-89 anni | 23 | 84 | 89 |
oltre 90 | 10 | 19 | 16 |
Di particolare significato è analizzare l’eccesso di mortalità provocato dal covid-19, cioè i decessi in aggiunta alla media dei decessi del medesimo periodo. Tra marzo e aprile 2020, registrato il doppio rispetto alla media del 2015-2019.
Un bilancio ulteriore lo si potrà trarre terminata questa seconda ondata pandemica con cui si concluderà anche l’anno solare. Confrontando poi l’intero anno (sino al 25 novembre, dati anagrafe non definitivi ) dell’ultimo quadriennio, oltre a confermare l’eccesso di marzo-aprile, si osserva un incremento anche a ottobre-novembre seppure non delle medesime dimensioni.
Conclusioni
“La pandemia da nuovo coronavirus – il giudizio finale dell’amministrazione comunale di Legnano – si è presentata nel nostro comune secondo le dinamiche della città metropolitana e della vicina provincia di Varese con un primo interessamento nei mesi di marzo – aprile, dove pur con un numero di persone riconosciute positive al tampone abbastanza contenuto, abbiamo avuto un eccesso di mortalità (non necessariamente costituito da morti di covid) rilevante; di contro a novembre, con un numero di rilevati positivi enormemente più alto, l’ecceso di mortalità generale appare più contenuto. Sicuramente la politica di implementazione dei tamponi – a marzo limitata ai sintomatici ricoverati- ha determinato una maggiore capacità diagnostica con un ridimensionamento dei casi gravi, in percentuale, e della letalità, tuttavia è indiscutibile la più ampia diffusione verificatasi nell’autunno”.
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