Bambini in zona rossa: dalle mascherine a scuola ai giochi nei parchi
Dalle Faq del Governo alle note del Miur: le risposte ai principali dubbi delle famiglie circa le nuove regole nella quotidianità dei bambini
Dall’ultimo dpcm alle Faq (risposte alle domande più frequenti) del governo, fino all’ultima nota del Ministero dell’istruzione sull’uso delle mascherine a scuola: ecco cosa cambia per i bambini di Varese e provincia in zona Rossa.
MASCHERINE A SCUOLA
Sempre: la didattica in presenza e i servizi parascolastici sono confermati per bambini e ragazzi fino alla prima media, ma con l’obbligo di indossare la mascherina continuativamente a scuola per tutti gli studenti con più di 6 anni (salvo disabilità o patologie incompatibili), “anche se seduti al banco, indipendentemente dalla distanza” (precisa la nota del 9 novembre indirizzata ai dirigenti scolastici e firmata dal capo dipartimento del Miur Marco Bruschi e pubblicata per interno da Obiettivo Scuola). “Naturalmente è possibile abbassare la mascherina per bere, per i momenti della mensa e della merenda o per l’esecuzione dell’attività musicale”, prosegue la nota.
Chirurgiche o di comunità: a scuola gli studenti, oltre alla mascherina chirurgica fornita dal Miur “possono essere utilizzate anche mascherine di comunità – prosegue la nota – monouso o lavabili, anche auto-prodotte, in materiali multistrato che garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso”.
In caso ti tempo pieno: se gli studenti si fermano a scuola anche nel pomeriggio “è necessario prevedere la sostituzione della mascherina di tipo chirurgico a metà giornata, per garantirne l’efficienza – si legge nella nota – La struttura commissariale sta già provvedendo allo sviluppo delle forniture”.
SPOSTAMENTI
Dai nonni: è possibile accompagnare i propri figli dai nonni o andarli a riprendere all’inizio o al termine della giornata di lavoro, “ma fortemente sconsigliato, perché gli anziani sono tra le categorie più esposte al contagio da COVID-19 – si legge nelle Faq del governo per la Zona Rossa – Ove possibile, è assolutamente da preferire che i figli rimangano a casa con uno dei due genitori che usufruiscono di modalità di lavoro agile o di congedi”.
Genitori separati: come durante il lockdown, gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti anche tra Comuni di aree differenti. Tali spostamenti dovranno in ogni caso avvenire scegliendo il tragitto più breve e nel rispetto di tutte le prescrizioni di tipo sanitario (persone in quarantena, positive, immunodepresse etc.), nonché secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio o, in assenza di tali provvedimenti, secondo quanto concordato tra i genitori.
Parchi e aree gioco: l’accesso a parchi e giardini pubblici è consentito, salvo diverse specifiche disposizioni delle autorità locali, e a condizione del rigoroso rispetto del divieto di assembramento. È consentito, altresì, l’accesso dei minori, anche assieme ai familiari o altre persone abitualmente conviventi o deputate alla loro cura, ad aree gioco all’interno di parchi, ville e giardini pubblici, per svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto nel rispetto delle linee guida del Dipartimento per le politiche della famiglia.
Passeggiate: sono ammesse, in quanto attività motoria, esclusivamente in prossimità della propria abitazione o per compiere altri spostamenti consentiti, ad esempio andare a scuola. “Tutti gli spostamenti sono soggetti al rispetto della distanza minima di 1 metro, ma “Resta comunque consentita la passeggiata, al fine di accompagnare i minori – si legge sempre nelle faq del governo per la zona rossa – senza che sia in questo caso necessario il rispetto della distanza di un metro”.
Bicicletta: l’uso della bicicletta è consentito per gli spostamenti necessari (incluso andare a scuola) o per svolgere attività motoria all’aperto “nella prossimità di casa propria, mantenendo la distanza interpersonale di almeno un metro, o per effettuare attività sportiva, mantenendo la distanza interpersonale di almeno due metri
In caso di quarantena: è previsto il “divieto assoluto” di uscire di casa per chi è sottoposto alla misura dell’isolamento, essendo risultato positivo al virus, o della quarantena precauzionale qualora sia stato identificato come contatto stretto di caso COVID-19. Si può uscire, e con mezzo privato, solo per accertamenti diagnostici prescritti dal medico, evitando i contatti con altre persone.
Le stesse limitazioni valgono anche per chi ha “sintomi da infezione respiratoria e febbre superiore a 37,5“.
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