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Fp Cgil Ticino Olona: «Stesso schema di marzo. Il sistema sanitario territoriale va rinforzato»

Ne è convinta la sindacalista Vera Addamo della Fp Cgil Ticino Olona che sta toccando con mano la situazione in cui si muovono medici, infermieri e operatori sanitari dell'Asst Ovest Milanese.

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«Il sistema ospedaliero non può resistere senza la rete sanitaria territoriale che in questi anni è stata smantellata. È necessario agire subito». Ne è convinta la sindacalista Vera Addamo della Fp Cgil Ticino Olona che sta toccando con mano la situazione in cui si muovono medici, infermieri e operatori sanitari dell’Asst Ovest Milanese. Una condizione difficile condivisa in tutte le strutture sanitarie della Lombardi. Il sistema sanitario territoriale, il primo filtro per preservare l’attività ospedaliera, è in piena crisi: i medici di Medicina Generale non riescono sempre a dare risposte ai malati Covid-19 che si trovano in isolamento domiciliare e le Usca attivate sono soltanto 4 su tutto il territorio. In questi giorni in cui il virus Sars-Cov2 si sta diffondendo a macchia d’olio, sono tanti i legnanesi a casa che lamentano la mancanza di un’assistenza domiciliare.

«Si sta ricalcando lo schema di marzo – spiega Addamo -. L’unica cosa cambiata, rispetto allo scorso lockdown, è che gli operatori sanitari adesso hanno a disposizione i dispositivi di sicurezza. Ma Non è cambiato nient’altro. Tutti gli ospedali lombardi stanno registrando numerosi ricoveri e piano piano stanno avvicinandosi al loro limite. A Legnano così come nelle altre strutture sono stati sospesi gli interventi chirurgici: sono garantiti solo quelli urgenti e solo l’Ospedale di Cuggiono resta no Covid». C’è preoccupazione tra medici ed infermieri legnanesi, «una preoccupazione condivisa in tutta la regione. La situazione è in continua evoluzione e appare evidente la mancanza di strategie. Il sistema sanitario territoriale, che dovrebbe essere il primo filtro, non è stato rafforzato in questi mesi di tregua».

L’Asst Ovest Milanese, pochi giorni fa ha comunicato di aver “reclutato” infermieri formati da inviare sul territorio dell’Alto Milanese per supportare i medici di medicina generale. Un rinforzo, però, che verrà avviato solo su disposizioni della Regione Lombardia. «I servizi territoriali devono essere rinnovati – riafferma Addamo -. Questa situazione evidenza il fallimento della Riforma Sanitaria: tutto è diventato ospedale-centrico e il territorio è stato impoverito. Le risorse e il personale sono stati tagliati. A tutto questo si aggiunge che in questi mesi sembra che non ci sia stata alcuna programmazione utile per poter affrontare la seconda ondata. Commercianti e imprenditori, è chiaro, dicono che non bisogna chiudere, ma ci sono contagi anche nelle attività produttive. Il rischio è quello di assistere a chiusura ripetute anzichè ad una sola. È necessario che si prendano decisioni, la situazione è grave e complessa».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 31 Ottobre 2020
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