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Regione: «Il covid costringe gli ospedali lombardi a rimodulare le attività »

La rapida evoluzione epidemiologica determina la necessità di un ampliamento della disponibilità dei posti letto Covid intensivi. La sospensione o la riduzione delle attività non riguardano le attività ambulatoriali

Regione

Nessun lockdown sanitario, ma una rimodulazione organica e funzionale delle attività sanitarie negli ospedali lombardi. Lo comunica nel pomeriggio di oggi, 23 ottobre, l’assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera, commentando la circolare trasmessa oggi dalla Direzione Generale Welfare a tutte le strutture sanitarie della Lombardia, in attuazione del piano ospedaliero anti-Covid approvato dalla Giunta regionale il 16 scorso. «La rapida evoluzione epidemiologica e il conseguente aumento del numero dei ricoveri hanno determinato la necessità di un ampliamento della disponibilità dei posti letto Covid intensivi, per acuti e sub acuti, e delle degenze di sorveglianza».

Le attività di cura e di degenza per pazienti Covid-19 dei 18 ospedali Hub della Lombardia secondo l’assessore Gallera «sono state completamente attivate. Pertanto, in queste strutture viene gradualmente ridotta una parte dell’attività programmata ad eccezione di quella legata alle reti oncologiche e ‘tempo-dipendenti’ per la cura delle gravi patologie neurologiche, cardiovascolari e dei grandi traumi». L’attività di ricovero programmato degli ospedali Non Hub è stata, invece, sospesa in modo da rendere disponibili posti letto Covid per acuti e subacuti, «garantendo sempre la continuità delle prestazioni urgenti e non differibili – spiega Gallera -. Viene consolidato il legame fra centri Hub e non Hub anche attraverso l’attivazione di percorsi di cura e assistenza specifici con equipe multidisciplinari inter-ospedaliere».

Gli IRCCS mono specialistici (Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) dovranno garantire, sottolinea Gallera, la disponibilità ad accogliere i pazienti «inviati dagli ospedali Hub e Non hub con caratteristiche cliniche legate alla propria competenza specialistica». La sospensione o la riduzione delle attività non riguardano le attività ambulatoriale. «La rete sanitaria lombarda – conclude Gallera – ragiona e opera in ottica di sistema, a beneficio della continuità delle cure e delle prestazioni, in una fase di emergenza e di grande necessità».

Redazione
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Pubblicato il 23 Ottobre 2020
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