Medici di base ancora in attesa dei vaccini contro l’influenza. Astuti: “500.000 dosi senza autorizzazione”
Il 19 ottobre è partita la campagna contro l'influenza ma i vaccini non ci sono ancora. Il consigliere Astuti rileva quanto affermato da Aria in commissione sanità sulla certificazione dell'ultima gara
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“La campagna vaccinale parte il 19 ottobre”.
La comunicazione di Regione Lombardia si scontra con la realtà: i medici di medicina generale reclutati per arrivare a offrire il vaccino ai pazienti allettati e fragili e poi agli over 65 non hanno ancora ricevuto i vaccini.
La maggior parte ha prenotato il 19 ottobre in farmacia la propria quota ( circa 30) ma la deve ancora ritirare. L’organizzazione delle prenotazioni, inoltre, è in capo al singolo medico che deve farsi carico di organizzare la propria agenda garantendo igiene e distanziamento: « Una massiccia campagna a iso risorse» commenta un dottore preoccupato inoltre di dover dare gli appuntamenti senza la certezza di avere i vaccini a disposizione. In molte città, i comuni hanno messo a disposizione posti dove allestire un punto vaccinale unico.
In concreto, il grosso della campagna partirà a inizio novembre con il coinvolgimento degli over 65 anni e delle aziende ospedaliere che si occuperanno di fasce precise di popolazione tra pazienti fragili che afferiscono ai propri ambulatori e donne gravide.
Il timore è che i tempi della campagna si dilatino ma, soprattutto, i medici di medicina generale sono preoccupati per l’approvvigionamento che, stando a quanto affermato dai vertici regionali, sarà sufficiente a coprire la richiesta del 75% degli aventi diritto ( quota che lo scorso anno si era fermata sotto il 50%). I medici temono, invece, un aumento molto consistente della domanda che porterà a superare la quota considerata come obiettivo.
Secondo la direttiva regionale, ai medici di base arriveranno 100 dosi anche se il loro potenziale di fascia protetta è ben maggiore.
C’è poi l’incognita dell’ultima asta che ha portato all’acquisizione di 500.000 vaccini su cui, però, si attende ancora il via libera dell’Autorità nazionale del farmaco.
«Tutti i 500 mila vaccini acquistati con l’ultima gara non sono ancora stati riconosciuti dall’Aifa. Lo hanno confermato oggi, in audizione in Commissione sanità, i vertici di Aria, la centrale acquisti di Regione Lombardia» lo denuncia il consigliere del PD Samuele Astuti dopo l’audizione in commissione sanità: « E’ questo l’ultimo atto-di una vicenda che ha visto Regione Lombardia dare il peggio di sé. Ad oggi 500 mila dosi, che avrebbero dovuto essere destinate ai pazienti fragili e agli over 65, non sono disponibili e non vi è alcuna certezza di quando lo saranno. Medici di famiglia e centri vaccinali non hanno le dosi e non sono neppure in grado di programmare quando potranno iniziare a fare le vaccinazioni».
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