“Le sfumature di Alessia” per ricordarla e aiutare gli ospedali
Ha lasciato i suoi cari durante il Covid a causa di una leucemia e mamma Sabrina ha fondato una Onlus per esaudire il suo ultimo desiderio e raccogliere fondi per il reparto di Ematologia.
Le sfumature che Alessia amava disegnare sui volti delle ragazze con cui lavorava hanno dato colore ad un’associazione grazie alla mamma Sabrina. Si chiamava Alessia Stefanoni, aveva 23 anni e una grandissima passione per il make-up. È venuta a mancare il 21 maggio a Dairago dopo una dura lotta contro la leucemia iniziata a fine estate dell’anno scorso.
Durante i ricoveri al San Matteo di Pavia, Alessia notò la necessità nel suo reparto di poltrone, televisori, carrelli e armadietti nuovi e così, prima di lasciare la mamma e tutti i suoi cari, ha dato vita ad un’iniziativa benefica per il reparto di Ematologia. Lo ha fatto esprimendo chiaramente alla mamma i suoi ultimi desideri: «niente fiori, raccogli dei fondi per il reparto, per i pazienti e per le infermiere».
Così mamma Sabrina a fine luglio è riuscita a registrare l’associazione “Le sfumature di Alessia” all’Agenzia delle entrate di Genova e venerdì 9 ottobre ne darà l’inaugurazione con una serata organizzata presso il “Languorino” di Dairago. Dalle 19 si terrà il tesseramento all’associazione e un piccolo rinfresco.
Per chi volesse donare è possibile trovare tutte le indicazioni sulle pagine social dell’associazione: Facebook e Instagram .
L’Ospedale ha dato l’ok, ora bisogna solo acquistare il necessario: «Sono arrivati dei bonifici “corposi”, già a fine luglio, anche da parte di persone che non conosco e che, prima o poi, spero di poter ringraziare di persona – ha raccontato la mamma Sabrina -. Ma abbiamo dovuto aspettare l’ufficio amministrativo dell’Ospedale San Matteo di Pavia che nei giorni scorsi ci ha dato la conferma di poter portare i beni all’interno della struttura ospedaliera. Vorremmo donare 2/3 carrelli medici e qualche altro bene tra televisori e frigoriferi. E poi vediamo fino a dove arriviamo». Dunque, grazie alle donazioni ricevute c’è la possibilità che Alessia con l’associazione in suo ricordo riesca ad aiutare anche altre strutture ospedaliere o altre associazioni. «Un mese fa ci ha lasciati anche un bimbo di Busto Garolfo ricoverato all’Ospedale Buzzi di Milano con la stessa malattia di Alessia. Sarebbe bello aiutare anche loro» ha ricordato Sabrina Ceriotti, decisa nel portare avanti questa missione in ricordo della figlia, ma attenta a rispettare la situazione sanitaria: «Abbiamo organizzato questa prima serata a Dairago, ma ci sarà un numero massimo di affluenza da rispettare. Mentre, per altri eventi, che ci piacerebbe organizzare più in grande, aspettiamo di vedere come evolve la situazione Covid».
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