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Asst Rhodense: ora si pensa al follow up per i pazienti ex covid

A Bollate l’ambulatorio è al quarto piano nella Patologia Vascolare mentre a Garbagnate il Poliambulatorio è aperto due giorni a settimana. Gradualmente l'Asst Rhodense sta tornando alla normalità

Ospedale di Garbagnate

Gradualmente l’Asst Rhodense sta tornando alla normalità con la ripresa delle attività in molti ambulatori, nella piena osservanza delle regole di tutela e sicurezza sia dei pazienti che degli operatori sanitari. «Si ricorda ai cittadini che gli accompagnatori non possono entrare in ospedale tranne in casi di assoluta necessità e non sono permesse le visite ai degenti ad eccezione di situazioni particolari, previa autorizzazione del direttore del reparto – spiegano dall’Asst -. A giugno sono stati chiusi i reparti di Degenza e Sorveglianza allestiti per l’emergenza covid e nel nosocomio vi sono ancora i due percorsi, pulito e covid».

Il virus non è ancora stato debellato quindi non si può e non si deve abbassare la guardia. A Bollate l’ambulatorio è al quarto piano nella Patologia Vascolare mentre a Garbagnate il Poliambulatorio è aperto due giorni a settimana. Si tratta del secondo ambulatorio per il follow up dei pazienti che hanno avuto il covid, a giugno era stato aperto anche quello di Pneumologia.

«L’Asst Rhodense tra marzo e maggio 2020 è stata protagonista, come tutta la Lombardia, di un grande carico di lavoro in relazione alla rapidissima diffusione della pandemia. Oltre mille i pazienti afferenti sia dal Rhodense che da fuori distretto transitati, e dimessi “guariti”, dai Presidi Ospedalieri – spiegano dall’Asst -. Molte persone che hanno contratto la malattia non sono state ricoverate ma potrebbero presentarsi in seguito per il follow up. La letteratura sta producendo molti lavori scientifici sull’esperienza di diagnosi e terapia in acuto ma poche sono le conoscenze sui postumi organico-psicologici della malattia e sugli esiti a medio e lungo termine. Molti dei pazienti ricoverati fanno già parte della popolazione a vario titolo seguita presso gli ambulatori o reparti, altri dovranno essere presi in carico in relazione ai nuovi bisogni assistenziali».

La polmonite rappresenta la manifestazione d’organo preminente in fase acuta ma complicanze di tipo cardio-vascolare, gastro-enterologiche, emocoagulative, renali e psicologiche sono state ricorrenti e talvolta determinanti nell’evoluzione dei quadri clinici.
«Secondo i dati raccolti dalle società scientifiche, Fadoi, in rappresentanza degli Internisti, ha stimato che il 57 % dei pazienti covid sia stato ricoverato in Medicina Interna – commentano dall’Ospedale -, nasce quindi l’esigenza di un ambulatorio di follow up a scopo clinico e scientifico per il monitoraggio di queste persone».

 

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Pubblicato il 16 Luglio 2020
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