La Psichiatria torna a Legnano, segnale di normalità in Ospedale
Il rientro della Psichiatria di Legnano è un altro segnale positivo che si aggiunge alla recente chiusura della Rianimazione Tre. L'Ospedale di Legnano sta lavorando per l'eventuale seconda ondata Covid-19
La Psichiatria di Legnano torna nella sua sede naturale all’Ospedale di Legnano in via Papa Giovanni Paolo II. Un altro segnale positivo nel post covid che si aggiunge alla recente chiusura della Rianimazione Tre, succursale della Terapia Intensiva dedicata solo ai pazienti Covid. L’ulteriore conferma del ritorno alla normalità dell’Ospedale di Legnano è stata annunciata, in questi giorni, dal direttore generale dell’Asst Ovest Milanese dr.Fulvio Odinolfi. L’esilio della Psichiatria è incominciato nei primi giorni di marzo, proprio all’inizio dell’emergenza, per permettere alla Asst Ovest Milanese di creare posti letto per i pazienti affetti da Coronavirus. In un primo momento, il reparto, sembrava dovesse traslocare nell’ex colonia elioterapica ai Ronchi di Legnano e nella sede del Cps di Parabiago, invece, ha trovato ospitalità, per quattro mesi, nell’Ospedale di Magenta.
Il ritorno del reparto dedicato ai malati psichiatrici, previsto per il 2 luglio, segna a tutti gli effetti la “Fase tre” per l’ospedale di Legnano, che in questi giorni non ha registrato alcun nuovo malato Covid-19: dopo la guarigione dell’ultimo paziente ricoverato nella Rianimazione Tre, restano solo poche persone contagiate in cura nel reparto dell’Infettivologia. Area medica, quest’ultima, punto di riferimento del territorio, in caso di nuovi contagi. «In questi mesi di emergenza abbiamo assistito 1100 malati Covid-19: malati provenienti anche da altre Asst. E la sola Terapia Intensiva ha curato 100 persone – ha commentato il dg Odinolfi -. Sono soddisfatto dell’importante lavoro svolto da tutto il personale di quest’azienda: facendo squadra siamo riusciti ad affrontare l’emergenza. È stata una pandemia improvvisa e tutti hanno risposto con prontezza lavorando senza tregua». In questo periodo l’Ospedale ha registrato, inoltre, 20 casi di contagi tra il personale medico e infermieristico del reparto di emergenza e urgenza. La direzione dell’Asst sta preparandosi nel caso in cui la malattia Covid-19 torni a colpire: oltre alle linee guida sta cercando e creando spazi da dedicare alla cura del Coronavirus. «L’emergenza non è finita il virus Sar-Cov2 non è sparito – ricorda il dr.Odinolfi -. In questo momento stiamo lavorando per far ripartire i nostri quattro Ospedali e abbiamo predisposto un piano, che presenteremo in seguito, per poter fronteggiare l’eventuale ritorno del Covid-19».
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.