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Neurochirurgia, progetti e risorse “svelati” dal nuovo primario

Conosciamo meglio il dott. Roberto Stefini, recentemente diventato direttore dell'unità operativa di neurochirurgia dell'ospedale di Legnano

Conosciamo meglio, nello Smart news Salute di oggi, 8 febbraio, il dott. Roberto Stefini, recentemente diventato direttore dell'unità operativa di neurochirurgia dell'ospedale di Legnano, vincendo il concorso, dopo aver diretto per due anni come responsabile il reparto (inviato da Brescia): «Ritengo quella di Legnano una delle più belle strutture della Lombardia, non solo dal punto di vista strutturale, ma anche organizzativo. Mi preparo ora alla sfida da affrontare nei prossimi anni».

Quali sono i progetti che ha in serbo il dott. Stefini? «Grazie all'organizzazione e alla struttura della nostra sala operatoria, il vero fiore all'occhiello, dotata di una risonanza intraoperatoria e una tac intraoperatoria (o-arm), abbiamo la possibilità di fare interventi di una certa difficoltà, in alcuni casi unici, su pazienti  malati anche gravemente. Diversi gli strumenti di cui ci stiamo dotando e che ci consentiranno, per esempio, di lavorare in sala operatoria sullo schermo e non con l'occhio nella zona chirurgica». Con la medicina generale poi, sono in corso studi sui tumori cerebrali grazie ad un nuovo strumento chiamato Fet pet. 

Il dott. Stefini non nasconde il proprio entusiasmo per essere entrato a far parte ufficialmente dell'Ospedale di Legnano: «Quello che mi piace particolarmente è che nel nostro piano organizzativo c'è l'idea di collaborare con i neurologi che si occuperanno della parte neurologica del paziente che viene operato, mentre noi ci occuperemo della parte chirurgica» 

Redazione
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Pubblicato il 08 Febbraio 2018
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