Una proroga che non piace. E' quella stabilita dal Ministero della Salute in merito all'obbligo da parte degli impianti sportivi di dotarsi di un defibrillatore. La scadenza fissata inizialmente per il 20 gennaio scorso slitta al 20 luglio 2016.

Le associazioni da tempo impegnate nella lotta contro l'arresto cardiaco e nella diffusione dei defibrillatori hanno attivato una pagina Facebook “L'arresto cardiaco non rispetta la proroga” con la quale intendono sensibilizzare presidenti e dirigenti delle associazioni sportive affinché si dotino al più presto del prezioso strumento salvavita. Nella pagina saranno ospitate anche testimonianze e appelli di chi è stato direttamente o indirettamente toccato da un arresto cardiaco improvviso e coinvolte tutte le associazioni sportive che hanno “a cuore” la salute dei propri iscritti in un grande social flash-mob fotografico: atleti in tenuta sportiva stesi a terra a rappresentare le vittime di questa assurda proroga. All’iniziativa virtuale farà seguito, sabato 26 marzo, un flash-mob nelle piazze di molte città Italiane. Contestualmente le associazioni proponenti chiedono al mondo politico un intervento legislativo mirato alla liberalizzazione dell’uso del defibrillatore semiautomatico, slegandolo da obblighi formativi e autorizzativi.

"Dall'inizio dell'anno in Lombardia – spiega Mirco Jurinovic presidente legnanese di 60milavitedasalvare – abbiamo già avuto tre decessi in ambito sportivo: un bambino di 9 anni accasciatosi sul terreno di gioco dell'oratorio di Robbiate, un 19enne crollato a Ranco mentre si allenava con la sua bicicletta e, proprio ieri, l'allenatore 56enne di una squadradi basket. Di contro abbiamo iniziato il caso del 25enne salvato il giorno dell'Epifania nella struttura sportiva di Legnano, dotata di defibrillatore e il runner 42enne colpito domenica scorsa da arresto cardiaco durante la Brescia Art Marathon, salvato dal defibrillatore a bordo dell'ambulanza che seguiva la gara. Anche Areu Lombardia ha confermato che la percentuale di sopravvivenza dei soggetti colpiti da arresto cardiaco in impianti sportivi e salità al 50% (contro la media regionale del 12%) grazie alla installazione dei DAE. E allora perchè questa proroga?"