La recente inchiesta di un settimanale nazionale sullo stato considerato fatiscente di un ospedale milanese ci ha portati a effettuare una mini-indagine locale con obiettivo il vecchio ospedale della nostra città.

Visto che il settimanale in questione ha evidenziato aspetti preoccupanti in tema soprattutto di igiene, abbiamo chiesto e ottenuto dalla Direzione dell'azienda ospedaliera di Legnano di poter effettuare soprattutto un servizio fotografico, per documentare l'attuale stato delle parti esterne ed interne del nosocomio di via Candiani.

Al dr. Presutto, direttore amministrativo del Presidio, abbiamo così chiesto di poterci aprire le porte dei diversi padiglioni, chiusi da tempo oppure ancora attivi. Ebbene, il nostro tour è qui sotto gli occhi di tutti i lettori.

Nessuna sporcizia, nè all'esterno e neppure dentro le palazzine. Porte blindate ovunque l'attività ospedaliera è stata trasferita in via Papa Giovanni Paolo II e, quindi, impossibilità per chiunque di accedervi. Vitalità e vivacità, come nulla fosse mai stato modificato, là dove esistono ancora servizi come l'asilo nido (nessuna intenzione di trasferirlo o chiuderlo), la scuola infermieri, il poliambulatorio nell'ex Reparto malattie infettive, gli uffici nella vecchia palazzina che ospitava l'Ortopedia.

Eppure qualche polemica esiste sempre. Il riferimento è sempre lo stesso e riguarda la ventilata presenza di abusivi all'interno del recinto ospedaliero: "E' praticamente impossibile – spiega il dr. Presutto – che qualsiasi estraneo possa occupare locali, stanze, uffici. Tutte le strutture, da quelle storiche al monoblocco, sono praticamente murate. Lucchetti, catene e barre chiudono ermeticamente qualsiasi ingresso. Durante le ore notturne, la vigilianza è continua e garantita da una società esperta del settore. Inoltre, proprio per prevenzione e maggiore sicurezza, teniamo sempre accese le luci collocate sulle trombe delle scale. Nessuno può pensare di passare da un piano all'altro senza essere visto. Le scale infatti rappresentano l'unico modo per passare da un oiano all'altro, in quanto di notte gli ascensori vengono bloccati e sono inutilizzabili. Insomma, non esiste proprio alcuna presenza abusiva in alcun reparto".

Viali interni e aiuole non mostrano segni di sporcizia e di particolare abbandono. Ci avviciniamo al prefabbricato che occupa la scuola infermieri. Un gruppo di giovani è in pausa. Un angolo di vitalità e di vivacità che merita uno scatto del nostro Luigi Frigo, stanco di fotografare solo lucchetti e chiavistelli…

Ma l'aspetto che offre l'immagine migliore del vecchio ospedale è il Poliambulatorio che ospita il Punto Prelievi. Il personale segnala qualche problema con il riscaldamento, ma anche una continua crescita del numero di utenti. Il dr. Presutto lascia libero il nostro dialogo con il personale che conferma: "Siamo passati da circa 60 pazienti dell'inizio agli attuali 80-90 al giorno. Un segnale importante sul gradimento del servizio che offriamo".  Anche qui, pulizia e ordine sembrano di giornata, come se un'intera squadra si fosse mossa sollecitata dal nostro arrivo. Eppure la nostra richiesta di venerdì 9 marzo è stata avanzata alle 9 e l'approvazione della Direzione è arrivata solo un'ora dopo. Il tour con il dr. Presutto è stato effettuato tra le 11.30 e le 13.15

L'ultima annotazione riguarda la messa in sicurezza di quelle parti dei fabbricati che si temeva potessero creare qualche problema, come le grondaie dei padiglioni storici: "Sistemate tutte, come nuove", afferma il nostro accompagnatore, rassicurante come all'inizio della visita, ma adesso anche un po' stanco di ripeterci sempre le stesse cose.

Lasciamo il vecchio ospedale. Nessuno scoop.La spazzatura è proprio da un'altra parte…

marco tajé

Servizio fotografico di LUIGI FRIGO