Femminicidio Giulia Tramontano: Quanto vale la vita di un essere umano?
Una riflessione del dott. Francesco Fisichella sul caso di femminicidio che ha sconvolto in maniera generale l'opinione pubblica
L’omicidio di Giulia Tramontano ci riporta ancora una volta a parlare di femminicidio: dall’inizio dell’anno è la 39° vittima. Ma si rimane ancor più senza parole nell’ aver appreso che la povera vittima era incinta al settimo mese: 2 vite eliminate in un solo colpo! Tanto è stato scritto su questo gravissimo problema, a livello psicosociale, politico, le molte associazioni nate in tutela delle donne, promuovono una presa di coscienza per riuscire a togliersi una volta per tutte da relazioni tossiche con partner “malati” ma apparentemente normali.
I temi sono i soliti: si instaura una sorta di dipendenza affettiva dove si vorrebbe lasciare il partner, ma alla fine si rimanda, con l’ illusione che possa cambiare e lo si perdona per l’ennesima volta di fronte a tradimenti, bugie, false promesse, violenze.
Dall’altra parte troviamo quasi sempre uomini manipolatori, intrisi di un narcisismo patologico o con altri disturbi di personalità ben camuffati da una vita “social” brillante ed edonistica che attrae e seduce la povera malcapitata di turno fino all’assoggettamento fisico, sessuale e psicologico, per arrivare alla morte nei casi più drammatici.
Di fronte a ciò che è successo a Senago c’è poco da dire: la giustizia farà il suo corso come è giusto che sia. Non ci sono giustificazioni ne attenuanti per un (duplice) omicidio del genere.
Riflettiamo invece su un tema etico: fatti come questi aprono squarci , buchi neri, domande senza risposte che ci portano però dritti verso il tema del “quanto vale oggi la Vita di un essere umano”?
Che società abbiamo costruito? Che valori la fondano? Qual è il posto dell’ essere umano in un mondo dove di fronte ai problemi si arriva a pensare di poterli risolvere “eliminando”il problema stesso alla radice e a non vedere più davanti a Sè una donna, una vita, anzi 2 !!??
Quasi come se ci fosse un tasto “canc” ed elimino il file (umano) che non serve più, che rallenta o complica il mio sistema operativo ! Agghiacciante!
Non si tratta di visioni distopiche ma purtroppo di una realtà molto vicina a noi: al di là del femminicidio in questione, la vita umana , reale sta perdendo valore e riconoscimento della sua dimensione “sacra, preziosa, da proteggere, custodire e imprescindibile da ogni progetto e costruzione sociale, economica, etica e culturale.
I temi sono troppo ampi da essere affrontati in modo sufficientemente esaustivo, ma se è vero che nel femminicidio le spiegazioni sono quelle già ben note, non si deve sottovalutare che il contesto sociale spinge verso “il fine giustifica i mezzi”, un contesto dove la percezione reale della vita, dei suoi valori è stata svuotata dalla digitalizzazione della vita stessa in un rapporto “ribaltato tra ciò che è reale, umano e ciò che invece non lo è:social, video, gaming, smart working, A.I., spingono velocemente in questa direzione dove l’ essere umano, con il suo corpo diventa un ingombro, superfluo, eliminabile(!)…
E allora se cosi fosse, eliminare la povera Giulia Tramontano, il suo corpo , era risolvere il problema, l’ ingombro che si era ripresentato in modo reale nella vita del suo omicida. Ma non si trattava solo di un corpo: in quel corpo c‘era una vita. Anzi 2.
Dott. Francesco Fisichella Psicologo Psicoterapeuta
www.francescofisichella.com
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