Birnam Wood
di W. Catton
ed. Einaudi
€ 22.00

Il “Birnam Wood” si professa anticapitalista, intersezionalista, ecologista: in realtà è un collettivo di orticoltori militanti neozelandesi che svolgono azioni di guerrilla gardening, coltivando abusivamente appezzamenti altrui perché la terra è di chi la lavora. La fondatrice del collettivo, Mira Bunting, ambiziosa e volitiva, e la sua seconda in comando Shelley Noakes sono in attesa di quella «svolta» che cambierebbe le sorti del progetto, ma che sembra non arrivare mai.

L’occasione pare venire dalla tenuta di Thorndike, nel Parco nazionale del Korowai, di proprietà di Lady Jill Darvish e del suo consorte Sir Owen. Una terribile frana ha ucciso cinque operai e isolato del tutto la tenuta, rendendola un lotto perfetto per un’azione di orticoltura clandestina. Ma giungendo sul posto per un sopralluogo, Mira scopre che, invece dei boschi inabitati che si aspettava, c’è un piccolo aereo privato parcheggiato sul campo. E da lì scende Robert Lemoine. Ambiguo e affascinante, Lemoine è un miliardario americano leader dell’industria della sorveglianza. È a Thorndike con un progetto, e per perseguirlo è disposto a fare ai Birnam Wood un’offerta che non si può rifiutare.

Lemoine incarna l’avversario per antonomasia e c’è chi è contrario, primo fra tutti Tony Gallo. Attivista radicale e vecchia fiamma di Mira, Tony si oppone con ogni mezzo a quella innaturale promiscuità col nemico, nel quale individua anche un rivale in amore. Ma ormai la macchina è in moto.

Ne nasce un thriller psicologico fittissimo, fatto di doppi e tripli giochi, di colpi di scena e tradimenti incrociati, sotto l’occhio incessante dei droni che volteggiano in cielo; ma anche un romanzo  sui lupi e gli agnelli del nostro tempo, e su quanto può essere difficile distinguerli. In palio c’è l’innocenza dell’anima e la vita stessa: degli uomini, della natura.

Affascinante.

Amanda Colombo – Galleria del libro