Un thriller originale e sorprendente: “Il mio omicidio”
Una straordinaria variante del thriller classico che non si riesce a smettere di leggere finché non si è divorata anche l’ultima pagina
Il mio omicidio
di K. Williams
ed. Bollati Boringhieri
€ 18.00
Il nuovo mystery di Katie Williams – a cavallo fra thriller e distopia – indaga una tematica delicata, ovvero ciò che la società si aspetta dalle donne quando esalta il loro ruolo riproduttivo e disciplina il loro corpo. Un tema caro a Margaret Atwood, a cui la Williams è stata giustamente paragonata.
La protagonista di questa storia si chiama Lou. Ha un lavoro e una famiglia, un marito, Silas, che l’adora e si prodiga per il suo benessere. E una figlia, Nova, di pochi mesi, che dovrebbe assorbire tutte le sue energie, e la sua felicità.
Eppure. Lou non è Lou.
La vecchia Lou è stata ritrovata sul ciglio di una strada, all’imbocco di un sentiero, con la gola squarciata. È stata uccisa da un serial killer, Edward Early. E prima di lei, con le stesse modalità, altre quattro donne. Tutte ritrovate in luoghi pubblici con la gola squarciata e le scarpe allineate al cadavere.
La nuova Lou, quella che è ritornata alla sua vita di prima, di moglie, di madre, di lavoratrice, è stata replicata da una coltivazione di cellule della vecchia Lou. La commissione di replicazione ha deciso di
riportare indietro tutte e cinque le vittime di Early, a seguito di un movimento di protesta su scala nazionale. Le cinque donne si conoscono, si incontrano, si sostengono. Finché Lou deciderà di andare a fondo alla sua storia e provare a capire quali motivazioni hanno spinto il suo assassino a scegliere proprio lei, trovandosi di fronte a una verità insospettata.
Nel riadattarsi alla vecchia routine, Lou si rende conto che ad alcune domande inquietanti su ciò che ha preceduto la sua morte non è facile dare risposta, e che non sempre può fidarsi di coloro che le stanno intorno.
Con un passo serrato, il ritmo e la scorrevolezza di un page turner, Il mio omicidio è un’indagine sulle ragioni che spingono a gesti non facilmente comprensibili, ma anche una riflessione sulla maternità, sulla depressione post partum, sui dubbi e disagi dati da aspettative e convenzioni, sulla libertà o meno delle scelte delle donne.
Una straordinaria variante del thriller classico che non si riesce a smettere di leggere finché non si è divorata anche l’ultima pagina.
Amanda Colombo – Galleria del Libro
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