Un thriller nordico che indaga il buio dell’animo umano: “Obscuritas”
Un romanzo avvincente e profondo insieme, che piacerà agli amanti del noir
Obscuritas
di D. Lagercrantz
ed. Marsilio
€ 19.90
Sembra un caso semplice, quello che apre il nuovo romanzo del maestro del giallo svedese David Lagercrantz, noto per aver completato la saga Millennium dopo la morte dell’autore: l’arbitro di una squadra di calcio giovanile di Stoccolma viene assassinato dopo una partita. L’impeto con cui è stato commesso il crimine, l’alterco con un padre arrabbiato, osservato e ripreso da tutti i presenti, portano a identificare con facilità il presunto colpevole: Giuseppe Costa aveva movente, opportunità, mezzi, un ben noto caratteraccio, e per di più racconta una storia confusa.
Solo Micaela Vargas, agente semplice e figlia di immigrati, che conosce bene la realtà dura dei bassifondi, sospetta che ci sia dietro qualcosa di più. Non ha però le prove, e il suo ruolo nelle indagini è marginale e continuamente osteggiato da colleghi maschi più anziani.
Micaela è l’unica a dar credito alle teorie di Hans Rekke, psicologo, docente universitario esperto di tecniche di interrogatorio, interpellato come consulente. Rekke è un personaggio molto particolare, che conduce una vita di successo e sempre sotto i riflettori. Il suo atteggiamento è distaccato, ma le sue intuizioni rivelano un profondo
studio dei materiali e una comprensione profonda del caso. L’uomo si rende conto che è nel passato dell’arbitro, Jamal Kabir, profugo afgano, che bisogna scavare per cercare la soluzione del caso. La versione pubblica sulla sua storia ha infatti delle lacune, e i segni delle sevizie subite hanno una storia da raccontare.
Rekke e Vargas si troveranno presto ad avere a che fare con la terra d’origine della vittima: l’Afghanistan dove si sta combattendo una guerra contro il terrorismo (la storia è ambientata nel 2003), e la loro strada incrocerà quella della CIA e dei talebani che negano la musica alla popolazione, soprattutto se a suonarla sono le donne.
Un thriller nordico, che ci regala un’indagine dilatata nel tempo, come accade nella realtà (nel libro passano mesi prima della soluzione), ma mai noiosa o “eccessiva”. Con precisione chirurgica Lagercrantz racconta il necessario, indaga senza veli l’animo di buoni e cattivi e soprattutto si concentra sui tanti tipi di oscurità con cui abbiamo
quotidianamente a che fare: quella dei luoghi, come il carcere di Stoccolma o le prigioni afghane; quello del cuore degli investigatori protagonisti, uniti da fragilità mai confessate e spavalderie esibite; quella crudele che porta alla violenza; quella confortante del riposo.
Un romanzo avvincente e profondo insieme, che piacerà agli amanti del noir.
Amanda Colombo – Galleria del Libro
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