Il male si nasconde nei sotterranei più bui: “La stazione”
Un thriller affascinante, che si legge d'un fiato nonostante la mole
La stazione
di J. De Michelis
ed. Giunti
€ 19.00
Questi primi giorni del 2022 ci regalano un thriller che si candida a essere uno dei più forti di tutto l’anno: “La stazione”, di Jacopo De Michelis. Mischiando thriller e romanzo d’avventura, De Michelis continuamente apre e chiude davanti agli occhi del suo lettore le porte di storie differenti eppure sempre collegate, e lo conduce in giro per sotterranei favolosi e inquietanti senza mai perdere il filo di un racconto stratificato e inquietante, che – più si addentra nei meandri della Stazione Centrale di Milano – più porta alla luce la cruda realtà di un mondo diviso fra integrati ed emarginati.
Nell’aprile 2003, Riccardo Mezzanotte, un giovane ispettore dal passato burrascoso, ha appena preso servizio nella Sezione di Polizia ferroviaria della Stazione Centrale. Insofferente a gerarchie e regolamenti e con un’innata propensione a ficcarsi nei guai, comincia a indagare su un caso che non sembra interessare a nessun altro: qualcuno sta disseminando in giro per la stazione dei cadaveri di animali orrendamente mutilati. Intuisce ben presto che c’è sotto più di quanto appaia, ma individuare il responsabile si rivela un’impresa tutt’altro che facile.
Nell’aprile 2003, Laura Cordero ha vent’anni, è bella e ricca, e nasconde un segreto. In lei c’è qualcosa che la rende diversa dagli altri. È abituata a chiamarlo “il dono” ma lo considera piuttosto una maledizione, e sa da sempre di non poterne parlare con anima viva. Ha iniziato da poco a fare volontariato in un centro di assistenza per gli emarginati che frequentano la Centrale, e anche lei è in cerca di qualcuno: due bambini che ha visto più volte aggirarsi nei dintorni la sera, soli e abbandonati.
Nel corso delle rispettive ricerche le loro strade si incrociano. Non sanno ancora che i due misteri con cui sono alle prese confluiscono in un mistero più grande, né possono immaginare quanto sia oscuro e pericoloso. Su tutto domina la mole immensa della stazione, possente come una fortezza, solenne come un mausoleo, enigmatica come una piramide egizia. Quanti segreti aleggiano nei suoi sfarzosi saloni, nelle pieghe dolorose della sua Storia, ma soprattutto nei suoi labirintici sotterranei, in gran parte dismessi, dove nemmeno la polizia di norma osa avventurarsi? Per svelarli, Mezzanotte dovrà calarsi nelle viscere buie e maleodoranti della Centrale, mettendo a rischio tutto ciò che ha faticosamente conquistato. Al suo ritorno in superficie, non gli sarà più possibile guardare il mondo con gli stessi occhi e capirà che il peggio deve ancora venire.
Un thriller affascinante, che si legge d’un fiato nonostante la mole (più di ottocento pagine) e che – grazie a una minuziosa ricerca sulla storia della Centrale e di Milano tutta – racconta molto di questa “città nella città”, uno spazio immenso in cui trovano rifugio gli ultimi e dove vigono leggi sconosciute a chi sta “sopra”.
Da non perdere.
Amanda Colombo – Galleria del Libro
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