Quando per essere libera devi essere “Fuorilegge”
Nel vecchio West come nella Milano contemporanea, il genere non conta, e dobbiamo combattere perchè non conti mai
Fuorilegge
di A. North
ed. Astoria
€ 18,00
E’ appena arrivato in libreria un piccolo capolavoro che racconta il femminismo da una prospettiva decisamente insolita, declinandolo in un’avventura costellata di rapine alla diligenza, sparatorie, saloon equivoci e strade polverose. Credevate, come me, che fosse impossibile far coesistere il mito del Vecchio West con l’emacipazione femminile? Be’ vi sbagliavate – anzi, ci sbagliavamo – di grosso.
E per capirlo basta immergersi nelle prime pagine di questo romanzo, che ci presentano subito Ada, la protagonista diciassettenne. Siamo in America, a fine Ottocento, e una terribile epidemia di influenza ha sterminato gran parte della popolazione americana e reso il concetto di “matrimonio al fine della procreazione” qualcosa di più sacro che mai. Ada è la figlia della levatrice del paese ed è destinata a prenderne il posto, ma non è a questo che pensa mentre va verso l’altare, dove l’aspetta il suo dolce e timido fidanzato. Tutto le sembra girare per il verso giusto: un marito che ama, un lavoro che l’appassiona, il rispetto di tutti. Ma dopo un anno di matrimonio la tanto attesa gravidanza non è nemmeno all’orizzonte, e in una cittadina in cui le donne sterili vengono impiccate con l’accusa di stregoneria, per Ada non c’è futuro.
Può solo lasciarsi tutto alle spalle se vuole sopravvivere. Costretta a fuggire, si unisce a una banda di rinnegati guidata dal carismatico Kid, che vuole creare una società in cui non esistano più differenze di genere e che, per sovvenzionare il suo piano, compie furti e rapine.
Ada diventa una fuorilegge e parte di un gruppo i cui membri non sempre sono ciò che sembrano. Sarà pronta a rischiare il tutto per tutto per realizzare il sogno di un mondo in cui tutti abbiano gli stessi diritti?
In questa che è un’avventura rocambolesca e spassosa (best seller negli Stati Uniti nel 2021, presto una serie tv), il lettore non può che farsi travolgere dai continui colpi di scena, cavalcando a perdifiato con Ada, partecipando ai duelli all’ultimo sangue, saltando sulle diligenze in corsa e alzandosi il fazzoletto sulla faccia prima di entrare in banca.
E facendo tutto questo, sentirà che tutti siamo Ada: uomini e donne, indifferentemente. Siamo Ada quando vogliamo decidere il nostro destino, quando vogliamo dire la nostra, quando rivendichiamo i nostri diritti, quando vogliamo essere liberi.
Nel vecchio West come nella Milano contemporanea, il genere non conta, e dobbiamo combattere perchè non conti mai.
Amanda Colombo – Galleria del Libro
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