Una donna disposta a tutto per la sua gente: “La Giudicessa”
Eleonora, così distante nel tempo, ma così vicina nello spirito di tutti noi. Una storia bellissima
La giudicessa
di R. Coruzzi
ed. Piemme
€ 18.50
Fra i molti libri che raccontano vite di donne esemplari per forza, coraggio, indipendenza e spirito innovativo spicca questo romanzo storico, che racconta con maestria la vita di Eleonora di Arborea, principessa medievale di Sardegna, vissuta nella seconda metà del XIV Secolo e unica “giudicessa” della storia.
Nella Sardegna medievale venivano chiamati “giudici” i principi che governavano quattro zone, detti “giudicati”, che si erano venuti a formare nell’isola dopo la dominazione bizantina. I quattro giudicati erano Torres o Logudoro a nord-ovest, Gallura a nord-est, Cagliari a sud-ovest e Arborea, che si estendeva nella pianura attorno a Cristano, lungo la valle del Tirso e in altre zone costiere a ovest. Il giudicato di Arborea possedeva i territori più fertili di tutta l’isola, pianeggianti e irrigati, oltre a buoni porti commerciali. Ecco perché faceva gola al potente regno di Aragona, e Eleonora fu l’ultima a combattere con successo contro gli aragonesi.
La storia inizia a metà del Trecento, quando Eleonora – poco più che bambina – viene allontanata da Oristano dal padre Mariano, giudice di Arborea, a causa della peste e della malaria che stanno decimando la popolazione dell’isola. Cresciuta per diventare una donna colta e raffinata, e per fare un matrimonio di convenienza, Eleonora vede nel padre, stratega e condottiero ineguagliabile, e nella madre, fedele consigliera del marito, i suoi due modelli. Un matrimonio d’amore, il loro, così inconsueto per quei tempi. Ed Eleonora vorrebbe lo stesso per sé, ma, ascoltando i racconti della madre sulla storia del regno, sente anche di voler lasciare il segno nella storia dell’amata terra in cui è nata. Come ora il padre è impegnato nella guerra per l’indipendenza dal regno d’Aragona, così anche lei vuole legare il proprio destino a quello della patria.
Sembra impossibile per una donna, terzogenita con un fratello maschio a cui tutto spetterebbe, eppure sarà esattamente questo il suo destino. Eleonora di Arborea, giovanissima, diventerà giudicessa e il suo comando sarà decisivo per l’indipendenza dell’Arborea e, soprattutto, cambierà per sempre la storia del diritto del suo paese, perchè sarà lei ad aggiornare un codice giuridico, la Carta de Logu , che resterà in vigore fino al 1827.
Eleonora, magnifica eroina del suo tempo, il Medioevo, nel quale già era difficile essere donna e ancora di più di potere; Eleonora la cui vita fu improntata a realizzare per l’Arborea due importanti imprese: portare avanti il sogno di indipendenza dei suoi antenati ed emanare un codice di leggi che permettesse ai sudditi di vivere in modo onesto e tranquillo.
Eleonora, così distante nel tempo, ma così vicina nello spirito di tutti noi.
Una storia bellissima.
Amanda Colombo – Galleria del Libro
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