Un libro che sono due, anzi tre, anzi quattro: “Storia di due anime”
A Parigi, una ricca collezionista di libri antichi incarica il suo rilegatore di fiducia di rilegare insieme tre manoscritti
Storia di due anime
di Alex Landragin
ed. Nord
€ 18,00
Ecco un esordio davvero originale, che spiazzerà anche i lettori più esigenti. Un libro che ne contiene altri tre, e che può generarne un quarto… Non è molto chiaro, vero? Vediamo se riesco a spiegarvi…
A Parigi, una ricca collezionista di libri antichi incarica il suo rilegatore di fiducia di rilegare insieme tre manoscritti, composti in epoche diverse e da mani diverse. La paga è molto alta, ma esiste una condizione: l’artigiano non deve leggerli. Alex Landragin (questo il suo nome, che compare anche sulla copertina del “nostro” libro) segue con precisione le istruzioni della Baronessa sua committente, ma quando viene a sapere che la donna è morta – qualcuno dice assassinata – il rilegatore rompe la promessa. Rimane così colpito – e turbato – dalla lettura dei manoscritti che decide di pubblicarli col titolo di “Storia di due anime”.
I romanzi che la Baronessa gli ha consegnato sono:
“L’educazione di un mostro”. Dopo essere stato investito da una carrozza, Charles Baudelaire viene soccorso e portato in una villa subito fuori Bruxelles. Anche se lui non l’ha mai vista, la misteriosa padrona di casa dimostra di conoscere il suo passato fin troppo bene. E gli fa una proposta inquietante…
“La città fantasma”. A Parigi, davanti alla tomba di Baudelaire, un uomo e una donna s’incontrano per la prima volta. Lui è un rifugiato tedesco, lei – Madeleine –, un’enigmatica appassionata di poesia. Con l’esercito nazista ormai alle porte, la città viene evacuata, ma i due decidono di restare. E, in quei giorni di passione, Madeleine gli racconta una storia incredibile: la storia di due anime che si perdono e si ritrovano da quasi due secoli. E poi gli chiede di partecipare a un’asta, dove si venderà il manoscritto di un racconto inedito di Charles Baudelaire, L’educazione di un mostro. L’uomo la asseconda, rimanendo così invischiato in una serie di brutali omicidi che sembrano portare la firma dell’esclusiva – ed elusiva – Société Baudelaire…
“I racconti dell’albatro”. È la storia di Alula, colei che ricorda, e di Koahu, colui che dimentica. Una storia che comincia al tramonto del XVIII secolo, in una sperduta isola del Pacifico, e si dipana fino ad arrivare a Parigi, nel 1940, davanti alla tomba di Charles Baudelaire, dove il cerchio si chiude. O forse no…
Questo è un romanzo che parla d’amore, di letteratura, di memoria e di magia. Un romanzo che ne contiene altri tre che formano una storia, ma anche un quarto che ne racconta un’altra: il manoscritto originale, infatti – ci racconta Landragin – riporta appuntata a margine una diversa sequenza di pagine (“la sequenza della Baronessa”) che permette di leggere il libro seguendo un filo del tutto diverso, che salta avanti e indietro e ci regala un’ultima, grandissima sorpresa.
Ci troviamo di fronte a un raffinato gioco letterario, che impegna il lettore più di quanto si pensi, ma che alla fine regala la soddisfazione che si prova quando si svela un mistero che sembrava inestricabile.
Dedicategli del tempo. Ne vale la pena.
Amanda Colombo – Galleria del Libro
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