L’angolo della poesia: Ottobre di Emilio Praga
Emilio Praga è una delle voci più importanti della Scapigliatura
Un lenzuolo di nebbia avvolge il cielo,
E la pioggia minuta e lenta cade;
Le colline lontane han messo il velo,
E di fango si coprono le strade.Piangono come vedove le biade,
E l’elegìa, battendo stelo a stelo,
Addormenta le selve e i nidi invade,
I nidi pieni di piume e di gelo.Che narrano le goccie ai bruchi erranti?
Alle buccie che dice il vento fioco?
Oh nelle tombe scheletri grondanti,Oh beltà, robustezze, a poco a poco
Scioglientisi coll’acqua, e vegetanti!… ―
E la gente sonnecchia intorno al foco.
Emilio Praga,
“Ottobre” in “Penombre”, 1864
Emilio Praga è una delle voci più importanti della Scapigliatura. Nato nel 1839 da una famiglia benestante a Gorla, morì solamente 36 anni dopo, a causa – con tutta probabilità – di una cirrosi epatica. La sua breve vita fu tutta dedita all’arte : Praga era poeta, scrittore, pittore e librettista.
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