L’angolo della poesia: “I primi di luglio” di Eugenio Montale
Poesia pubblicata nell'opera “Diario del ’71 e ‘72” che presenta 90 componimenti. Pochi anni più tardi, nel 1975, il riconoscimento di una vita: il premio Nobel per la letteratura
Siamo ai primi di luglio e già il pensiero
è entrato in moratoria.
Drammi non se ne vedono,
se mai disfunzioni.
Che il ritmo della mente si dislenti,
questo inspiegabilmente crea serie preoccupazioni.
Meglio si affronta il tempo quando è folto,
mezza giornata basta a sbaraccarlo.
Ma ora ai primi di luglio ogni secondo sgoccia
e l’idraulico è in ferie.Eugenio Montale
“I primi di luglio” in “Diario del ’71 e del ’72”, Mondadori, 1973
«Non credo sia possibile che appaia un mio quinto libro. Ciò dovrebbe avvenire nel 1985. Non è augurabile né a me né agli altri». Così parlava Eugenio Montale nel 1971. Pochi mesi più tardi il “Diario del ’71” era pronto per l’editore. E poi divenne opera compiuta, formata da 90 componimenti, con il titolo “Diario del ’71 e ‘72”. Qualcosa di inaspettato per la produzione del poeta ligure, che era solito pubblicare i suoi versi con intervalli di tempo molto più ampi. Pochi anni più tardi, nel 1975, il riconoscimento di una vita: il premio Nobel per la letteratura «per la sua poetica distinta che, con grande sensibilità artistica, ha interpretato i valori umani sotto il simbolo di una visione della vita priva di illusioni».
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