Chi saranno gli assessori di Lorenzo Radice e chi sarà il cavaliere del Carroccio?
Più che l'indicazione di un assessore, sarà questo personaggio legato al Palio (ma anche al Comune) a farci capire tante cose del percorso che il nuovo sindaco intenderà intraprendere nei corridoi del Palazzo
E’ il periodo delle attese anche dopo la vittoria di Lorenzo Radice, nuovo sindaco di Legnano. Mercoledì ci sarà la sua proclamazione e di nuovo crescerà l’attesa per le prime decisioni. E’ stato così, quando in campagna elettorale si aspettava il primo turno delle votazioni. Poi quello del ballottaggio, ci sarebbe stato o no? E chi sarebbe stato l’avversario della sicura candidata Carolina Toia? Quindi, il voto finale e l’aspettativa per chi sarebbe stato il successore di Gianbattista Fratus.
Adesso, con la certezza di Radice a Palazzo Malinverni, attese finite? No, anzi. Si continua. Infatti, non era stata ancora scrutinata l’ultima scheda nell’ultima sezione e già arrivavano i primi messaggi: “Come sarà la Giunta? Chi gli assessori e le loro deleghe?“. Insomma, il momento dell’attesa prosegue ancora carico di tensione.
Definita la carica di vicesindaco, con la scelta di Anna Pava, restano altri 3 incarichi al maschile e 3 al femminile. Luca Benetti, Davide Crepaldi, Federico Amadei, Giacomo Pigni, Guido Bragato Umberto Silvestri, in prima fila tra gli ometti. Monica Berna Nasca, Barbara Delfini, Daniela Colombo, Lorena Fedeli, Francesca Raimondi e, come da consiglio di un amico che se ne intende, Sara Borgio, i primi nomi, tra le donne, in una previsione nel gradito stile della provocazione giornalistica.
Ma… ma a noi cresce adesso un’attesa un po’ diversa da quella che anima altri osservatori politici. Quella per la carica del cavaliere del Carroccio. Nel messaggio di complimenti inviato a Lorenzo, abbiamo indicato proprio in questo incarico la nostra aspettativa maggiore. Chi sarà il “cavaliere” in attesa della Fondazione che anche il neo sindaco ha deciso di attivare? Siamo proprio curiosi di questa prima scelta che Radice dovrà fare in tempi ristretti. Più che l’indicazione di un assessore, infatti, sarà questo personaggio legato al Palio (ma anche al Comune) a farci capire tante cose del percorso che il nostro nuovo sindaco intenderà intraprendere nei corridoi del Palazzo.
Il cavaliere del Carroccio è una figura che, ormai, non fa più solo riferimento all’ambiente paliesco. Riveste un ruolo pari a quello dei responsabili delle maggiori partecipate comunali. Per questo, l’attesa, almeno per noi, è identica a quella degli assessori. Un’altra provocazione giornalistica? Fate voi. Ma a noi questa aspettativa piace un sacco. Uomo di Palio, uomo del Comune? Un ritorno al passato oppure continuità con la scelta fatta da Alberto Centinaio, quando preferì Mino Colombo a personaggi del “Collegio”? La decisione entro il 5 novembre, giorno del Santo Patrono, come da antica e consolidata tradizione.
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