Candidati sindaco a confronto su disabilità e barriere architettoniche a Legnano
Disabilità, presa in carico, barriere architettoniche e trasporti. Questi i temi su cui hanno dibattuto gli aspiranti sindaci in vista delle elezioni
Disabilità, presa in carico, barriere architettoniche e trasporti. Questi i temi del confronto tra i candidati sindaco di Legnano organizzato dalle associazioni Anffas, Uildm e Aias. L’evento si è svolto nel pomeriggio di sabato 5 settembre al parco ex Ila di Legnano. Le immagini sono di Antonio Emanuele Pasquale
LUCIA BERTOLINI – Massima attenzione per le disabilitá, secondo la candidata della Sinistra-Legnano in Comune, Lucia Bertolini: «Il tema della fragilità dev’essere il tema generale della pianificazione del Comune. Prima di fare delle scelte vanno osservati tutti i punti di vista del cittadino che sia disabile o semplicemente anziano». Le strade, inoltre, andrebbero liberate dalle auto così da «permettere la mobilità dolce e la sicura circolazione di persone con difficoltà». Bertolini non ha escluso l’istituto del disability manager: «Una figura che sappia leggere tutto quello che accade in comune con occhio diverso. Una utile verifica del lavoro complessivo della macchina comunale. Ci vorrebbe anche un bilancio sociale che rendiconti gli interventi effettuati in diversi ambiti non solo su sociale e disabilitá».
FRANCO BRUMANA – La disabilità è un tema importante anche per il candidato del Movimento per i Cittadini: «Ricordiamoci che vanno attenzionati anche i bisogni nascosti…le disabilità nascoste». Parlando di barriere architettoniche l’avvocato Brumana ha lanciato una frecciata alla passerella all’Isola del castello di Legnano definendola «un ponte inaccessibile per un disabile». E ha proposto i posteggi azzurri per le disabilità temporanee, oltre che uno studio approfondito sui percorsi per disabili. Ha quindi precisato che il lavoro del disability manager dovrebbe essere già svolto dai servizi sociali. «Se vogliamo introdurre un nuovo titolo nel Comune allora bisogna incaricare un esponente dei servizi sociali, in quanto si tratta di un compito che i servizi sociali avrebbero dovuto aver già svolto ».
FRANCO COLOMBO – Per Franco Colombo è inaccettabile che ancora oggi una società civile «veda la disabilità come un costo e non come un’opportunità di miglioramento». Secondo il medico legnanese, attualmente, in Comune manca uno studio strutturato per l’abbattimento delle barriere architettoniche in città: «I lavori, in questo ambito, vengono effettuati come rattoppi. La città va ristrutturata in maniera organica e non qua e là». Essenziale, inoltre, è l’interconnessione tra l’Asst e i Servizi sociali.
LORENZO RADICE – Istituire un punto salute comunale è uno dei progetti da realizzare per il candidato del centro sinistra: «La salute va intesa come benessere psicosociale. E crediamo sia utile realizzare un punto di riferimento per i cittadini fragili che indirizzi le famiglie e non le lasci sole. In questo contesto risulta importante il ruolo dell’azienda Sole per innalzare la qualità dei servizi». Per Radice va attuata una logica inclusiva e sistemica per risolvere il problema delle barriere architettoniche: «la nostra proposta è progettare la rete verde del commercio ossia lavorare sulla rete viaria per renderla più fruibile sotto tutti i punti di vista». Il candidato sindaco ha ricordato che nel suo programma è prevista anche l’introduzione della figura del disability manager cosí come il problema della stazione di Legnano che risulta inaccessible per un disabile. Ed ha aggiunto: «In questo momento, con l’emergenza sanitaria, il trasporto per i disabili è un problema. Prima del COVID avrei risposto che attraverso l’Azienda Sole si poteva implementare il servizio. Ma oggi la risposta va ripensata».
SIMONE RIGAMONTI – Per il candidato del M5S è necessario coinvolgere le realtà del territorio per «capire come spendere il denaro pubblico. E sensibilizzare le persone così che vi sia un comportamento rispettoso anche nei confronti dei disabili». Rigamonti ha poi proposto l’istituzione di un collegio del disability manager così che «ogni associazione o realtà possa portare all’attenzione le diverse problematiche da affrontare. La disabilità è al centro del nostro programma, inoltre, ricordiamo che le leggi ci sono, vanno solo applicate».
ALESSANDRO ROGORA – «Chi di noi conosce la disabilità?». Con questa domanda Rogora ha proposto di affrontare una «esperienza da disabile per comprendere appieno il problema». Per il candidato dei Verdi la disabilità è una opportunità, ad esempio, «per i commercianti l’eliminazione delle barriere architettoniche potrebbe essere un’occasione per proporre qualcosa di innovativo». La figura del disability manager non convince in pieno il candidato Rogora «Non ho una soluzione efficace. So solo che il problema va risolto in maniera sistemica. Non solo vanno cercate risorse, ma bisogna avere il coraggio di predisporre una tassa. Se siamo tutti soci di questa società, allora dobbiamo contribuire».
CAROLINA TOIA – Un assessorato itinerante per la città, che riesca a toccare con mano i problemi delle famiglie e allo stesso tempo sia in diretto collegamento con il Comune. È la proposta del candidato del centro destra che ha inoltre sottolineato l′importanza di un coinvolgimento delle associazioni nel pianificare e progettare l’eliminazione delle barriere architettoniche: «Penso alla situazione della stazione di Legnano. Vergognosa, visto che è impraticabile per un disabile. E tante volte le barrire architettoniche sono in casa, come nei condomini. Ecco perchè crediamo siano utili incentivi e sgravi fiscali per favorire le ristrutturazioni specifiche». In questo contesto Toia introdurrebbe gli “Angeli anti burocrazia“ figure che camminano «insieme all’assessorato itinerante per aiutare le famiglie con a carico persone disabili».
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